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Ladri alla banca del sangue di Trento: danni e disagi ai donatori

I malviventi sono entrati nella struttura di via Malta durante il fine settimana e hanno messo tutto a soqquadro: ritardo di 2 ore per i prelievi programmati


di Daniele Peretti


TRENTO. Sono entrati durante il fine settimana scorso attraverso una finestra laterale di piccole dimensioni, arrivando così all'interno della sede della Banca del Sangue di via Malta a Trento, i ladri che hanno arrecato più danni, rispetto alla refurtiva che sono riusciti a portare via. Il furto è stato scoperto all'arrivo dei primi operatori e così il giorno dopo, giorno di prelievo, i donatori hanno trovato la sede chiusa che solo dopo un paio d'ore, ha potuto riprendere le normali attività. Un tempo impiegato per rimettere in ordine gli uffici e verificare che tutte le condizioni di sicurezza fossero garantite, data la delicatezza delle operazioni di prelievo.

I ladri (che in considerazione del luogo dal quale sono passati dovevano essere o dei ragazzini, o persone dalla corporatura minuta) hanno messo a soqquadro la sede buttando a terra carte e documenti, scassinando la macchina del caffè che normalmente viene utilizzata dai donatori ed alla fine, per fortuna, il bilancio dell'effrazione è di poca cosa e la Banca del sangue ha potuto riprendere abbastanza velocemente le normali attività quotidiane.

A destare l'allarme maggiore era stato la possibile contaminazione dei luoghi e delle attrezzature utilizzate per i prelievi, ma sotto questo aspetto c'è la massima tranquillità. Sconcerto tra i donatori che ieri mattina erano stati chiamati per i prelievi che hanno dovuto attendere un paio d'ore prima di poter entrare. Alcuni hanno preferito spostare la donazione in altra data, altri hanno pazientemente atteso – a digiuno – il loro turno ed in questo caso il loro atto volontario assume un valore maggiore rispetto a quello già normalmente meritorio.

I ladri hanno scelto una finestra non protetta da inferiate, anche in considerazione delle dimensioni limitate e dopo averla forzata, è stato sufficiente un salto di poco più di un metro per entrare nei locali e iniziare la razzia alla ricerca di denaro o di qualche oggetto che potesse poi essere rivenduto. Dal distributore automatico oltre a qualche merendina e snack è stata rubata la moneta per qualche decina di euro. Da un primo sommario inventario dei danni, non sembra che i ladri siano riusciti ad andare oltre una messa in totale confusione dei documenti che sono stati sparpagliati a terra.

Gli operatori della “Banca del sangue” dopo aver rimesso tutto in ordine e riaperto gli uffici, ha poi provveduto attraverso i propri rappresentanti a sporgere regolare denuncia contro gli ignoti autori di un atto ancor più riprovevole considerando che è andato a colpire chi va fa del volontariato e dell'aiuto al prossimo, un impegno quotidiano, senza nessun timore o paura.













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