la truffa

La truffa dell'autosalone fantasma

Vendevano auto d'importazione, ma dopo il pagamento sparivano e delle vetture nessuna traccia. Denunciati 2 nomadi



TRENTO. Sventata dai carabinieri di Cavalese. una complessa truffa sulla vendita di auto con tanto di autosalone fantasma. Tra le vittime un trentino della val di Fiemme che ci ha rimesso 26 mila euro. Denunciati due nomadi.

Le indagini sono partite nel mese di ottobre quando un residente della Valle di Fiemme ha denunciato una truffa patita in Padova dove aveva stipulato un contratto di acquisto di autovettura. La truffa era stata congegnata nei minimi dettagli attraverso la costituzione di una “reale” società e l’allestimento di un vero e proprio auto salone a Padova; in questo contesto le vittime venivano attirate attraverso inserzioni pubblicate su rinomati siti settoriali del commercio auto dove era pubblicizzata la vendita di vetture a prezzi particolarmente vantaggiosi. Nella circostanza la parte offesa, contattava i riferimenti proposti nell’inserzione e a seguito di alcuni colloqui raggiungeva l’autosalone di Padova dove l’agente con il quale si era relazionato al telefono gli faceva testare l’autovettura, situazione che ingenerava una normale fiducia nei confronti del venditore e della sua credibilità. A prova eseguita le parti stipulavano il contratto che prevedeva il pagamento di 1.000,00 in contanti sul posto ed una successiva transazione a distanza di pochi giorni della somma di 25.000,00, con la conseguente consegna della macchina in contemporanea al pagamento. Alla data del pagamento i truffatori, contattati dal compratore riferivano dell’insorgenza di un piccolo problema riguardante l’esportazione del mezzo assicurando che il tutto si sarebbe risolto positivamente entro qualche giorno; a questo punto, purtroppo, la transazione finanziaria comunque si era già concretizzata. Ad incasso acquisito i malfattori si rendevano irrintracciabili, facendo così realizzare alle parti offese di essere stati truffati. Nel frattempo come da manuale, il gruppo criminale aveva già provveduto a smantellare di tutta fretta l’autosalone che risultava ripulito da uffici e autovetture in mostra. A seguito della denuncia sporta dalla parte offesa per un danno patrimoniale pari a € 26.000,00, gli inquirenti del Nucleo Operativo della Compagnia Cavalese sviluppavano un articolata azione investigativa che consentiva di giungere all’identificazione di due nomadi pluripregiudicati autori del raggiro, ovvero S.V. classe 1988 e la sua compagna V.P.E. residenti nella Provincia di Venezia Sono tuttora in corso degli approfondimenti mirati all’identificazione di eventuali altri correi. I Carabinieri invitano a prestare massima attenzione alle inserzioni che pubblicizzano la vendita di autoveicoli a prezzi particolarmente vantaggiosi.













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