La rissa ai giardini finisce a colpi di coltello: quattro feriti

Cinque le persone coinvolte in una rissa, tra alcol e disagio, scoppiata nella notte in via Benacense Denunciato un giovane tunisino per lesioni aggravate e porto abusivo di arma impropria


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Di solito è sempre così: prima una battuta di troppo, poi la discussione (complici anche l’alcol e il disagio sociale nel quale vivono i protagonisti) si accende fino a che dalle parole si passa alle mani. O peggio ancora alle lame di coltello. Ed è quello che è accaduto poco dopo la mezzanotte di ieri ai giardini di Santa Croce in via Benacense: cinque le persone coinvolte, quattro quelle leggermente ferite (la prognosi va dai cinque ai quindi giorni) e un denunciato per lesioni aggravate e porto abusivo di arma impropria.

Era da poco passata la mezzanotte quando al commissariato di polizia sono arrivate alcune telefonate di residenti di via Benacense che si lametavano per i toni accesi di una discussione e le grida che facevano pensare ad una rissa. Ed in effetti quando la volante è arrivata sul posto ha trovato un gruppo di persone esagitate e con alcune ferite da taglio. Subito gli agenti di polizia, dopo aver chiesto il supporto dei carabinieri, hanno trovato anche il coltello con il quale un tunisino di 26 anni, D. R., aveva ferito tre italiani e uno slovacco. Si tratta di un coletllo a serramanico, tipo coltello svizzero, con una lama di alcuni centimetri che non ha provocato conunque ferite profonde.

Una lite iniziata per futili motivi, come ha spiegato l’ispettore Alessandro Molinari, e che ha visto coinvolti inizialmente un tunisino e C. F. 21 anni, roveretano: una vita ai margini, quella dei due, con qualche precedente penale e spesso con tanto alcol in corpo. E mentre la lite era in corso sono intervenute altre tre persone, due italiani e uno slovacco che hanno cercato di calmare il tunisino. Il quale, per tutta risposta, prima si è messo ad inveire contro i tre e poi ha usato il coletllino anche contro di loro ferendoli leggermente. La notte movimentata è finita così per quattro al pronto soccorso, tutti subito dopo dimessi, e al commissariato di polizia per il tunisino nei confronti del quale sono scattate le denunce.

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