«La Provincia riapra le piccole stazioni»

L'appello dei sindaci. E Miorandi boccia la variante ovest: un'opera faraonica



ROVERETO. Una soluzione unica e condivisa per il nodo viario di S. Ilario, la richiesta alla Provincia di riaprire le piccole stazioni da Trento a Borghetto con treni per i pendolari, A22 gratis da Rovereto sud a Trento durante le fasce orarie dei pendolari. E, come logica conseguenza di una nuova mobilità, no alla tangenziale ovest, definita «un'opera faraonica». Questi i temi affrontati dai sindaci della Vallagarina in un vertice promosso da Andrea Miorandi.  Un incontro, cui ha partecipato anche il presidente della Comunità di valle Stefano Bisoffi, che ha soddisfatto il sindaco Miorandi: «Abbiamo trovato una posizione comune con i colleghi di Volano, Besenello e Calliano sulla questione della viabilità a nord della città. Come ho sempre detto il nodo da risolvere al più presto possibile è quello di S. Ilario. Al di là dei tecnicismi su dove realizzare lo svincolo per Volano, l'impianto che abbiamo concordato è quello di un'unica strada che comprenda anche S. Ilario. Non possiamo - ha affermato il sindaco - noi fare una proposta, Volano un'altra e gli altri Comuni altre altre ancora. Tutti abbiamo condiviso la necessità di intervenire all'ingresso nord della città perché la questione della viabilità non riguarda soltanto Rovereto ma l'intera Vallagarina: a Rovereto ci sono servizi, scuole, posti di lavoro. Rispetto al passato, la novità che è emersa è l'unità di intenti per arrivare ad un progetto unico per la viabilità a nord della città e poi procedere per lotti. E il primo sarà quello di S. Ilario. Poi Volano sul suo territorio potrà decidere il tracciato più idoneo se a fianco della ferrovia o dove meglio ritiene. Ripeto: l'importante è essere arrivati all'idea di un progetto unitario».  Da parte del Comune di Villa Lagarina è emersa la necessità di rivedere il progetto del nuovo ponte in Val di Riva del "serpentone" per utilizzare meno terreno possibile. E se la nuova amministrazione comunale roveratana ha confermato che la tangenziale ovest non è assolutamente una priorità, il Comune di Isera che ne avrebbe beneficiato con lo spostamento dell'autostrada in galleria chiede che almeno venga effettuata una bonifica dell'inquinamento acustico derivante dal traffico dell'A22.  Ma la Vallagarina, più che ragionare sulla viabilità vuole puntare sul concetto di mobilità legato anche ai trasporti urbani, treni e ciclabili. E in questo contesto si inquadra la richiesta alla Provincia che verrà formalizzata con un documento di riaprire tutte le piccole stazioni ferroviarie di Trento a Borghetto. «Inoltre alla Provincia chiederemo uno studio di fattibilità tecnico/economico per un treno ad alta frequenza sulla linea del Brennero in modo da favorire - è il ragionamento del sindaco - l'utilizzo del servizio pubblico in alternativa ai mezzi privati. No, non si tratta di metropolitana di superficie, ma di un treno che potremmo chiamare il treno della città dell'Adige con corse da Trento al confine con la provincia di Verona».  E i sindaci della Vallagarina hanno parlato anche di A22 e del suo "sfruttamento" da parte dei pendolari. Con la chiusura del ponte di Ravazzone il tratto tra i caselli di Rovereto sud e Trento è gratuito nei giorni feriali e in determinate fasce orarie, quelle utilizzate maggiormente dai pendolari. La Provincia, hanno ribadito i sindaci, potrebbe mantenere gli incentivi o far viaggiare gratis i lavoratori che fanno la spola tra Rovereto e Trento in modo da tenere l'A22 come asse di scorrimento.  Dunque, è il ragionamento finale, se verrà prorogata l'esenzione del ticket autostradale e dovessero venire riaperte le stazioni ferroviarie «non mi sembra proprio il caso di realizzare opere faraoniche come la tangenziale ovest» taglia corto il sindaco.

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