La Provincia parte civile contro l’ex dirigente Zappini

Trento. La Provincia autonoma di Trento si costituirà parte civile contro l’ex dirigente della Centrale unica di emergenza, Luisa Zappini. La decisione - adottata dalla giunta provinciale nella...



Trento. La Provincia autonoma di Trento si costituirà parte civile contro l’ex dirigente della Centrale unica di emergenza, Luisa Zappini. La decisione - adottata dalla giunta provinciale nella seduta di venerdì scorso, in vista dell’udienza preliminare fissata per il 4 aprile - è contenuta in due delibere che fanno riferimento ai procedimenti penali che hanno visto coinvolta Zappini.

In particolare la Provincia si presenterà in aula per chiedere l’eventuale risarcimento dei danni per il godimento dei permessi per l’assistenza ai familiari (legge 104) contestati alla dirigente e per l’utilizzo dell’auto di servizio e per le spese di trasferta liquidate nell’ambito dell’attività lavorativa. In totale il conto ammonta a circa 40 mila euro, ma la maggior parte delle situazioni in realtà sono contestate dalla difesa di Zappini - affidata all’avvocato Nicola Stolfi - che sta valutando le scelte processuali da adottare nel corso dell’udienza. Nel corso della stessa udienza, oltre alla gestione dei permessi e delle trasferte, verrà affrontata la vicenda del “concorso pilotato” (in seguito annullato in auto tutela dalla giunta provinciale) con l’accusa (per Zappini e altre persone) di aver favorito il vincitore.

Attualmente la dirigente provinciale è sospesa dal servizio - con un procedimento dell’aprile dell’anno scorso - in attesa che venga definita la vicenda giudiziaria. La costituzione di parte civile da parte della Provincia è in realtà un atto scontato perché se l’amministrazione rinunciasse a far valere i propri interessi in sede penale, in caso di condanna potrebbe scattare per gli amministratori l’intervento della Corte dei conti.













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