il dibattito

La montagna povera e le Dolomiti Disneyland

L’urlo di Mauro Corona per le vallate friulane e venete lasciate morire Michi Costa: «Ma qui da noi c’è molta finzione». Zoderer: «Bisogna educare»


di Ezio Danieli


BOLZANO. La montagna del futuro dovrà passare, per forza di cose, attraverso una maggiore educazione ai problemi della montagna stessa. Educazione deve partire dalla famiglia per passare poi alla scuola e coinvolgere anche la politica. I risultati, probabilmente, non mancheranno. Ma bisogna insistere su questa strategia per salvare ciò che resta della montagna. Ne hanno parlato ieri pomeriggio, in un’affollatissima sala di rappresentanza del Comune di Bolzano, lo scrittore alpinista Mauro Corona, lo scrittore Joseph Zoderer e l’albergatore ambientalista Michil Costa, moderati da Paolo Mantovan.

Costa ha ricordato come la montagna è cambiata negli anni, come le sovvenzioni della Provincia abbiamo fatto più male che bene, come il Dio turismo sia diventato l'unico cui prestare attenzione. Citando più volte l'enciclica di Papa Francesco, Costa ha ammonito tutti a "frenare" i comportamenti sbagliati "che pure hanno portato a benefici anche a me, in quanto albergatore"; ha citato la problematica dei passi con il traffico da ridurre favorendo comunque nel contempo la mobilità dei residenti. Joseph Zoderer ha detto di sentirsi triste per le parole di Costa, troppo negative: «La montagna ha molto di esotico, mi piace sentirmi sfiorare dalla roccia».

È toccato poi a Mauro Corona che, con spirito polemico, si è chiesto subito di «che montagna stiamo parlando. Di quella di Corvara o di quella di Erto dove chiudono gli uffici postali, dove chiudono le scuole, dove c'è bisogno di tutto e non c'è niente?». Corona ha preso di mira anche la politica: «C'è un ministro che si occupa dei nostri problemi ma è circondato da persone incapaci messe ai posti di responsabilità grazie ai voti. C'è bisogno di maggiore educazione, a partire dalla famiglia. Ma servono anni per cambiare le cose. Io farei un'azione di disobbedienza civile perché sto male quando vedo la mia montagna che si svuota mentre quella della Badia continua a crescere. Male ma c'è uno sviluppo che permette almeno di vivere». Sull'idea di una maggiore educazione s'è espresso anche Zoderer. Lo scrittore ha auspicato un coinvolgimento della famiglia e della scuola: «Iniziamo così a ragionare il modo diverso e i risultati si noteranno».

Costa, Corona e lo stesso Zoderer hanno convenuto sulla necessità di curare meglio la manualità. «Quanto succede in provincia di Bolzano potrebbe essere preso ad esempio», ha aggiunto Zoderer, sullo stesso tono l'intervento di Costa che ha ricordato: «Nel mio albergo abbiamo adottato da tempo il bilancio del bene comune e si mangiano solo prodotti locali».













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