La denuncia delle famiglie «La politica è assente»

Ieri la festa della diocesi, tra giochi e riflessioni. Il vescovo Bressan: «L’Ue latita» E suor Vinerba provocatoria: «Oggi conviene essere separati o single»


di Paolo Piffer


TRENTO. Inizio più deciso non poteva esserci, anche se poi non del tutto inaspettato, per la festa delle famiglie promossa dalla diocesi e svoltasi ieri tra il Santa Chiara e la Cattedrale. Perché il vescovo Bressan prima ribadisce il concetto: «La famiglia è la cellula fondamentale della società, non ci sono modelli alternativi». E poi alza il tiro a livello continentale. Quando sottolinea che «l’Unione Europea è “negativa” nei confronti della famiglia. Non c’è attenzione da parte della Ue». «Salvo poi - aggiunge il vescovo - in separata sede, nel dialogo privato, molti politici europei parlino della loro famiglia e ne scandiscano l’importanza. Bisogna anche dire che le politiche familiari variano da Stato a Stato».

Che poi quello italiano non brilli sul campo e che non sia così sensibile all’argomento (magari rispetto ad altri proposti da Oltretevere) lo fa capire senza tanti giri di parole suor Roberta Vinerba, francescana, docente di teologia morale, esperta di educazione all’affettività e alla sessualità. «Il nostro sistema fiscale - afferma - è iniquo e nemico delle famiglie. Da questo punto di vista, conviene essere single o separati». Ad ascoltare, all’auditorium Santa Chiara, una platea piuttosto numerosa, anche se forse meno di quanto previsto. Dopo l’introduzione di monsignor Bressan e il saluto di don Albino Dell’Eva, delegato vescovile per la pastorale della famiglia - «abbiamo scelto la formula del talk show, leggero, certo, ma per andare in profondità» - il confronto vero e proprio. Sul palco, oltre a suor Vinerba, la tuffatrice trentina Francesca Dallapè e il cuoco Danilo (Bertazzi) della Melevisione, la popolare trasmissione Rai per i più piccoli. Il tema era di quelli tosti, “Educare oggi: dono e responsabilità”, momento formativo per i genitori. Che poi, a ben vedere, può riguardare sia credenti che non. A condurre, legare un intervento all’altro, sollecitare domande e provocare risposte, la giornalista Lorena Bianchetti. Che ha esordito: «Finalmente la famiglia al centro». Fuori dall’auditorium, nel frattempo, animazione e giochi per i bimbi all’insegna di una musica piuttosto roboante. Francesca Dallapè ha parlato della sua esperienza di tuffatrice, tra l’altro sposata da pochi mesi. «Senz’altro lo sport - ha sottolineato - è un grande insegnamento di vita e confronto. Aiuta a crescere e ti fa capire che, se vuoi vincere, devi allenarti molto. E tutto ciò, se fatto in maniera pulita, dà una mano ad affrontare i problemi della vita». Suor Vinerba ha proseguito: «E’ necessario che le famiglie facciano rete. E che non si chiudano. Certo, la fede è uno strumento eccezionale e la parrocchia un luogo di incontro, ma è fondamentale confrontarsi, non rimanere nella propria privacy”. Il Cuoco Danilo ha invitato a «non delegare l’educazione dei bimbi alla tv». «I genitori - ha proseguito - hanno in mano uno strumento meraviglioso, il telecomando, da usare con intelligenza e, quando si è in cucina, che da sempre è il luogo del ritrovo, da “spegnere”». «E’ anche vero - ha aggiunto Bianchetti - che la cultura predominante insegna altro». Le ha risposto don Sergio Nicolli, che di famiglie si è occupato per anni. «Dentro ogni famiglia - ha detto - c’è gioia, progetti, anche sofferenza. Ma è un’istituzione ancora viva».













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