La classe media scopre il discount

Da Lidl, un tempo «territorio straniero», è boom di trentini. Tante le marche note, ma in confezioni maxi e prezzi mini


di Luca Marognoli


TRENTO. Mentre i supermercati tradizionali introducono linee di prodotti da hard discount, l’hard discount strizza l’occhio alle grandi marche. E alla clientela con il portafoglio più gonfio. È la crisi, bellezza. Che costringe la grande distribuzione a trovare nuove formule per allargare la clientela (nel mirino la classe media) e incoraggiare la sua propensone alla spesa.

Il colosso del discount europeo Lidl ci sta riuscendo con i trentini: «La nostra filiale sembra una piccola Bagdad, perché è tradizionalmente frequentata da molti arabi. Da un anno e mezzo a questa parte però - dice uno dei responsabili - abbiamo assistito a un forte incremento anche di consumatori del posto. Venuti qui per cercare di pagare meno, visto il momento economico difficile, sono rimasti dopo avere scoperto prodotti di marche note e altri, meno conosciuti, ma di buona qualità. La frutta, per esempio, fresca e riassortita tutti i giorni, è uno dei nostri punti di forza». Una metamorfosi di mercato che è dichiarata dall’azienda stessa: «Lidl sta cercano di proporsi in modo nuovo e lo dichiara a partire dallo slogan pubblicitario: “Non cambiare stile di vita, cambia supermercato”». Insomma: chi un tempo al discount non sarebbe mai entrato, oggi che è meno “hard” lo fa, scoprendo che convenienza non è sinonimo di bassa qualità. «Le marche famose le abbiamo sempre tenute, ma lo stesso prodotto costa meno che altrove, perché qui risparmiamo sul costo del commissionamento, cioè sul numero di persone presenti nel momento spesa». Tradotto dal gergo un po’ troppo da addetti ai lavori, significa che i dispendenti sono meno e riempiono gli scaffali a getto continuo, mentre nei supermercati “normali” lo fanno di notte o comunque in orari in cui i clienti sono assenti. Un’organizzazione diversa, più economica per il venditore e di conseguenza per il consumatore, che si nota anche da altri particolari: «Mai visto al Poli (aldilà della rotatoria, ndr) la ressa che c’è qui. Se si viene al sabato, la coda arriva a 50 metri di lunghezza...». Il risparmio, per molti, giustifica un’attesa più lunga e un ambiente più da magazzino che da “grande magazzino”. La pulizia c’è e oggi (sono le 15), un dipendente alla guida di un mezzo per lucidare i pavimenti è al lavoro lungo i corridoi, ma non c’è l’aria da spot tv di alcuni supermercati “di grido”. Molti prodotti sono stipati in scatoloni e le confezioni spesso “king size”: se siete single, quindi, scordatevi le monoporzioni: se comprate qualcosa (di non deperibile) potrebbe durarvi mesi. Come i Corn Flakes da 850 grammi, la Coca Cola in maxipacchetti “stock” da 8 litri (a 5,29) e le inedite lattine di Fanta da mezzo litro (59 cent). Tra i marchi prestigiosi c’è anche la pasta De Cecco a 2,19 al chilo.

Di alcuni prodotti, inoltre, si possono trovare le due versioni: quella di grande marca e quella di brand sconosciuto o quasi. Esempio, le Macine del Mulino Bianco costano 2,69 per il pacchetto da 800 grammi, i frollini Fior di panna di Realforno, del tutto simili nella forma, vengono 1,59 per il sacco da 700. Stessa cosa per la Nutella, che costa 2,89 euro per il barattolo da 400 grammi, più del doppio di Choco Mussa, in vendita a 1,29. Il reparto panificazione offre croissant all’albicocca a 49 centesimi e panini tondi a 19, il tutto sfornato anche durante il giorno, altro motivo di attrazione per la clientela. Non manca il pesce, con filetti di salmone confezionati a 3,89 per 250 grammi, mentre il “fruttivendolo interno” propone fragole della lontana Spagna a 1,59 il cestino (250 grammi) e mele della vicina Terlano a 1,89 per 750 grammi.

Non solo alimentari: in una specie di bazar centrale si trova di tutto, dai collant a 2,99 ai reggiseni a 3,99, fino alle scarpe da uomo a 19,99. Low-cost pure l’elettronica: minitraduttore a 9,99, bluetooth per auto a 14,99, persino un set karaoke per giocare in famiglia: con 29,99 euro ve la cavate. E risparmiate pure il tempo di andare da Mediaworld.













Scuola & Ricerca

In primo piano