La centrale idroelettrica ora svela tutti i suoi segreti

Santa Massenza, la struttura di Hydro Dolomiti apre le porte al pubblico: visite guidate tutti i giorni fino al 31 ottobre


di Roberto Franceschini


SANTA MASSENZA. Da sabato 24 maggio, la centrale idroelettrica aprirà al pubblico le sue “saracinesche”, con un nuovo allestimento multimediale, per scoprire il luogo dove le acque dalle vette del massiccio Adamello-Brenta, confluiscono poi nelle potenti turbine per produrre energia elettrica. Questa centrale, ai più sconosciuta, è tra le più grandi a livello nazionale e, in caverna, del mondo. Vi si entra da una galleria lunga 360 metri, sino alla imponente sala macchine lunga 118 metri (ben 31 metri più del Duomo di Milano), larga 28,80 ed alta 28 metri. La centrale è regolata dalle acque del lago di Molveno, in cui viene immesso il fiume Sarca e del bacino artificiale di Ponte Pià. I lavori del complesso sistema di condotte (oltre 42 chilometri dalla Val Rendena al Lago di Molveno), iniziarono nel 1942, mentre le turbine entrarono in funzione (a Seconda guerra mondiale terminata) nel 1952.

Il primo progetto per lo sfruttamento del Sarca fu dell'ingegnere Gaetano Galassini, nel 1910. La sala, scavata nel monte Gazza, è rivestita da mattonelle di gres, con soffitto a botte di cassettoni prefabbricati, con cementi capaci di assorbire i rumori e le vibrazioni. L'impianto consta di 4 gruppi ad asse orizzontale da 70.000 k/(volt per ampere) e altri 111.000 k/va prodotti da gruppi di varia potenza. La potenza istantanea erogata dalla centrale ha un picco di 380 MW, grazie a 3 condotte (una dal bacino di Ponte Pià di 1,6 metri diametro e lunga 285 metri, e due dal lago di Molveno di 2,5 metri diametro lunghe 700 metri), che scaricano da un dislivello di 800 metri oltre 84 m³/sec. Una impressionante potenza d'acqua che muove le turbine, le quali garantiscono 1/3 dell'energia consumata sull'intero territorio provinciale, che complessivamente è di 3 miliardi di kWh. Tutto ciò è regolato e controllato h24, da 20 addetti sull'intero sistema di produzione del Trentino occidentale, in una moderna centrale di controllo, e dal posto di teleconduzione all'esterno della galleria. L'impianto idroelettrico, dal 2008, è di proprietà di Hydro Dolomiti Enel, società partecipata da Dolomiti energia (51%) e Enel (49%).

L'intero complesso sarà ora visitabile ogni giorno (tranne il lunedì) con delle visite guidate dalle 15 alle 17 (dal martedì al venerdì), mentre il sabato e domenica, anche alle 10.30. L'iniziativa, presentata dal presidente Dolomiti Energia Rudi Oss e dall'amministratore delegato Marco Merler, denominata «Dolomiti Hydrotour», rientra in un progetto più ampio, per ora unico a livello nazionale e tra i primissimi a livello europeo, che in futuro coinvolgerà anche gli altri impianti della società in provincia. Un circuito turistico per valorizzare e far conoscere gli impianti idroelettrici presenti sul territorio, la loro storia e la loro potenzialità energetica. Durante la presentazione, l'amministratore delegato di Hydro Dolomiti Energia Lorenzo Cattani e il direttore generale di Dolomiti Energia Stefano Quaglino, hanno sottolineato l’importanza dei nuovi allestimenti multimediali.













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