La Casa dello sport verso Sanbapolis

Addio al progetto Ghiaie da 12 milioni, troppo costoso. Mellarini ha incontrato Coni, Comune di Trento e Opera universitaria



TRENTO. Per la “Casa dello sport” si cerca una soluzione condivisa. Di certo c’è che la nuova supersede da 13 milioni e mezzo di euro prevista alle Ghiaie, che avrebbe dovuto riunire il Coni e tutte le federazioni, va definitivamente in archivio, dopo anni di tira e molla e di scontri in Comune dove a molti il costo appariva esorbitante e non più in linea con i tempi dei tagli e della sobrietà.

Una nuova ipotesi di collocazione c’è, e si chiama Sanbapolis, il complesso sportivo dello studentato di San Bartolameo, a Trento sud, che oggi comprende palazzetto, cinema e palestra di roccia, e che è stato recentemente una delle sedi delle universiadi 2013.

Ieri mattina l’assessore provinciale allo sport Tiziano Mellarini ha convocato un incontro al quale hanno partecipato la collega Sara Ferrari (assessora a università, ricerca e politiche giovanili), il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il presidente dell'Opera universitaria Fulvio Zuelli, il presidente del Coni provinciale Giorgio Torgler e gli assessori comunali Italo Gilmozzi e Paolo Castelli, accompagnati da alcuni dirigenti. Si è deciso di istituire un tavolo tecnico e un tavolo politico per arrivare ad una soluzione condivisa che contemperi le diverse esigenze.

In particolare, ha spiegato Mellarini, si sta verificando la possibilità, alternativa alla costruzione di un edificio nuovo, di utilizzare un’infrastruttura già esistente. In quest’ottica rientra il ragionamento su Sanbapolis, complesso che, secondo il parere degli organizzatori, ha retto bene il carico dell’Universiade contribuendo al successo dell'iniziativa. «La struttura e i suoi spazi – ha evidenziato l’assessore allo sport - hanno ottenuto unanimi apprezzamenti dalle oltre sessanta delegazioni sportive presenti alle Universiadi 2013. Sanbapolis si presta ad essere una soluzione ideale e di immediato utilizzo, per i servizi adeguati, moderni, eleganti e anche in un’ottica di risparmio di risorse pubbliche».

Dal 2006 il Coni è alla ricerca di uno spazio sufficientemente grande dove ospitare gli uffici delle federazioni provinciali che attualmente sono dislocate in tre edifici, non vicini, della città di Trento. Per far fronte a questa esigenza, la Provincia autonoma nel 2008 aveva delegato al Comune di Trento, con apposito stanziamento, la costruzione della "Casa dello sport". Progetto che si è via via sempre più impantanato a causa dei costi: 13,5 milioni di euro poi limati a 11,7 togliendo l’auditorium.

Ad oggi, per vari motivi, riconducibili anche alla necessità di rimodulare alcuni investimenti pubblici, la progettazione non è ancora iniziata e si stanno approfondendo ipotesi alternative. L'incontro di oggi, ha detto Mellarini, sottolinea la volontà di individuare una soluzione che soddisfi le esigenze di tutte le parti coinvolte, dal Coni che ha bisogno di spazi per gli uffici delle federazioni, al mondo dello sport cittadino e provinciale che richiede interventi su alcune strutture, all'ente pubblico che si trova nella necessità di valutare con molta attenzione ogni utilizzo delle risorse disponibili. Nell'incontro si è discusso anche dell'opportunità di creare un più forte collegamento tra il mondo universitario e quello sportivo e tra la città e il nuovo complesso di Sanbapolis, che ha superato bene l'esame universiadi. La compatibilità tecnica e logistica dell'ipotesi di utilizzare parte degli spazi della struttura di proprietà dell'Opera universitaria, l'utilizzo delle risorse eventualmente liberate da questa opzione, la risposta da dare, con eventuali interventi finanziari e adeguamenti normativi, alle istanze del mondo sportivo cittadino e provinciale, sono stati altri punti affrontati nell'incontro di ieri mattina.













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