L'Ikea sbarca a TrentoAprirà all'Interporto

Se ne parla da anni, ma questa volta sembra proprio la volta buona. La notizia la dà il presidente uscente di Interbrennero, società che gestisce l’interporto: «Ikea è interessata ad aprire una sua sede a Trento, nell’ultima area non ancora costruita dell’interporto»



TRENTO. Se ne parla da anni, ma questa volta sembra proprio la volta buona. La notizia la dà il presidente uscente di Interbrennero, società che gestisce l’interporto: «Ikea è interessata ad aprire una sua sede a Trento, nell’ultima area non ancora costruita dell’interporto».
 Insomma, il gigante del mobile componibile, la summa dell’arredamento fai da te si è già mossa per aprire in città. Come spiega Maschio ha fatto passi concreti: «Nelle scorse settimane emissari dell’Ikea sono andati a chiedere informazioni in Provincia sull’unica area dell’interporto ancora da costruire. Hanno anche avuto contatti con il Sait. Sono molto interessati, anche perché l’area è centrale». Si tratta del lotto davanti alla sede di Trentino Trasporti, l’ultimo non ancora edificato perché appartiene a vari proprietari, come spiega Maschio: «L’area è di 8 ettari. Noi ne abbiamo 2, gli altri appartengono alle società immobiliari di Gianfranco Pedri, Rangoni e dell’architetto Angelo Pallaoro. L’area non è stata edificata ancora proprio perché serve un piano attuativo sull’intero lotto». La posizione è centrale, verso la città e sarebbe l’ideale per una struttura come quella dell’Ikea, dal monento che è facilmente raggiungibile anche da fuori, dal momento che si trova a meno di un chilometro dal casello autostradale di Trento nord. Per questo l’Ikea ci ha messo gli occhi sopra.
 L’ingegner Maschio spiega che l’arrivo del gigante svedese completerebbe una struttura già molto ricca: «In questi anni sono state costruite strutture del valore di oltre 250 milioni di euro. In giugno verrà inaugurata la sede centrale del Sait. Sono già state inaugurati un hotel 4 stelle, una grande officina multimarca per i mezzi pesanti, un asilo nido e magazzini di molte ditte di trasporto. Inoltre abbiamo strutture per l’intermodalità. Da noi ogni giorno entrano 4 mila mezzi pesanti e 4 mila leggeri». Una città nella città con centro congressi e anche la sede di studi professionali, uffici e una banca. Il luogo ideale per costruirci una grande struttura come l’Ikea.
 Come racconta Maschio, in Alto Adige non l’hanno presa bene: «So che i nostri vicini sono arrabbiati perché l’Ikea ha scelto il Trentino, ma loro sono troppo vicini a Innsbruck dove il gruppo svedese ha già una sede». Trento, nell’ottica Ikea, infatti, sarebbe molto più centrale. Infatti, il gigante svedese ha già sedi a Brescia e a Padova. Trento colmerebbe il vuoto servendo gran parte della provincia di Verona, il Trentino e l’Alto Adige. Adesso si tratta di entrare nei dettagli, come spiega Maschio: «L’area sulla quale ha messo gli occhi Ikea è di 8 ettari. A quanto hanno detto, a loro non serve tutta. Naturalmente adesso è tutto da approfondire. Continuerò ad occuparmene io come presidente di Interbrennero servizi, che gestisce gli aspetti immobiliari dell’interporto. Vedremo se l’interesse si concretizzerà. Per Trento e il Trentino sarebbe davvero una buona cosa». Insomma, se sono rose, fioriranno. Intanto quello che è certo è che uomini Ikea hanno mostrato un forte interesse per un’area che ha tutti i requisiti necessari per la realizzazione di una grande struttura con parcheggio e magazzino. Naturalmente, l’arrivo degli svedesi porterebbe notevoli benefici anche occupazionali. Ikea assume centinaia di persone per ogni punto vendita e lo fa puntando a gente del posto.
 

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