L’appello degli universitari:  «Fateci tornare a studiare» 

La richiesta. La Consulta degli studenti al Comune di Trento: «Biblioteche aperte e nuovi spazi per prepararsi, la sessione estiva è iniziata e per molti c’è anche il test d’ingresso»



Trento. Gli studenti universitari non ne possono più di lockdown e limitazioni, vogliono tornare a studiare e reclamano spazi. Si fa interprete delle loro richieste Andrea Santoni, presidente della Consulta universitaria. «Come Consulta - dice Santoni - abbiamo votato il documento, approvato all'unanimità, per chiedere al comune di Trento di riaprire le biblioteche comunali o altri spazi da poter adibire come aula studio».

Il documento esplicita la richiesta degli studenti in maniera vibrante: «Fateci studiare! In questo momento in cui tutto sembra riaprire, la cultura, la ricerca e quindi lo studio sembrano essere stati messi da parte, quasi come se non fossero più delle priorità. Che di studenti a Trento ce ne siano tanti è un dato di fatto, si parla di decine di migliaia di persone che popolano una città e che, soprattutto hanno necessità specifiche. È luglio e la sessione estiva è ormai iniziata, da qui il problema: se riaprono ristoranti, bar e vari esercizi commerciali, perché non garantire anche la riapertura di spazi studio? L’Università di Trento ha riaperto alcune aule studio, ma solo per studenti immatricolati UniTn, tuttavia non basta, perché? A causa del Covid-19 molti cittadini di Trento iscritti in altre università sono dovuti tornare, come loro, anche coloro che sono iscritti a corsi di laurea di altre università, ad esempio professioni sanitarie. In questo momento a Trento ci sono anche studenti che, finita la maturità, devono studiare per i test d’ingresso e che, come i primi, hanno bisogno di un luogo adatto per poter portare a termine i loro impegni». I numeri basterebbero da soli per sostenere la richiesta di spazi adeguati allo studio, e Santoni lo sottolinea: «Quindi, la domanda è lecita, come riuscire a rispondere alla richiesta e al bisogno di queste persone? A tal proposito, nel ruolo di Consulta Universitaria, abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di riaprire le biblioteche o, eventualmente, di prevedere spazi, ad esempio le sale circoscrizionali, che possano essere adibiti ad aule studio in sicurezza. Questa richiesta - conclude il presidente della Consulta Santoni - si accompagna alla volontà e al desiderio di ricordare l’importanza della cultura nelle sue varie sfaccettature e di quanto fondamentale sia, specialmente in una città universitaria, garantire spazi studio sicuri e attrezzati».













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