L’Apag chiude il rifugio dell’ex Stele

Tione, l’associazione animalista in assemblea denuncia la mancata applicazione della legge e spera nella Comunità di valle



TIONE. Duecentodieci tesserati. Centoquindici gatti dati in affido in un anno. In questi numeri c’è l’attività dell’Apag (Associazione Protezione Animali delle Giudicarie) di Tione. E’ nel capoluogo che, sabato, i soci del sodalizio si sono trovati nella Casa delle associazioni e che il presidente Giustino Giovanelli ha presentato la sua relazione. A cui è seguito il dibattito sulle problematiche dell’ente, impegnato soprattutto nella lotta al randagismo. Basta andare su facebook per vedere i ringraziamenti di tutti coloro che hanno preso in affido i gattini.

Lettere di encomio, di incitamento a favore di chi si prende cura dei piccoli felini randagi. Che, soprattutto durante i freddi invernali, necessiterebbero di un ricovero adeguato. Gli aderenti dell’associazione sono armati di tutte le migliori intenzioni. Accudiscono le bestiole come possono: li sfamano, portano loro da bere. In alcuni casi li spulciano, li sverminano e li muniscono di libretto sanitario, coadiuvati dal servizio veterinario dell’Asl. E’ la prassi per poterli dare in adozione. Il problema però – ed è questo ancora una volta leitmotiv dell’assemblea, con al tavolo dei relatori il presidente Giustino Giovanelli e il vice Gianfranco Pampo – è sempre lo stesso: l’insensibilità da parte delle amministrazioni comunali (36 su 39) poco propense a collaborare ad una problematica che invece – sostengono gli amici degli animali – è di tutti. Il randagismo è un problema su cui la legge imporrebbe il loro intervento. «Ma se ne disinteressano», dice il presidente Giovanelli che auspicherebbe maggior sensibilità ad applicare quanto prevede la legge provinciale in materia. La legge è la n. 4 del 28 marzo 2012. «Il minimo richiesto – dice il presidente – in tema di protezione e prevenzione sugli animali, perché i randagi (non solo gatti) sono in aumento. E chiudere gli occhi non è una soluzione». Dove hanno trovato le maggiori resistenze però è a Tione, sede dell’associazione. «Con il sindaco Mattia Gottardi – spiegano – non riusciamo a dialogare, fa di tutto per ostacolare la nostra attività, soprattutto per la sede in località Stele, stabile di proprietà comunale, dove aveva trovato ricovero una colonia di felini (circa una quarantina). Ma che ora, senza corrente elettrica, siamo costretti ad abbandonare». Nonostante ciò, spiegano gli animalisti, continuano a trovare sulla porta dello stabile gattini abbandonati. La vicenda è nota. Il primo cittadino di Tione per indurli a sloggiare ha dichiarato inagibile l’ex cabina elettrica e tagliato i fili della luce che alimentavano due stufette. Ora le cucciolate vengono svezzate nelle case delle fedelissime dell’associazione.

Ma il nodo di una struttura, dove ospitare gli amici a quattro zampe, rimane. Ai lavori dell’assemblea era presente il sindaco di Stenico Monica Mattevi. Che si è impegnata a portare le problematiche dell’Apag in Comunità di Valle, nella Conferenza dei sindaci di mercoledì. «Già in passato abbiamo tentato di coinvolgere la Comunità – ha detto Pampo - ma con scarsi risultati. Speriamo che questa sia la volta buona». (e.z.)













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