Krampus violenti, a Vipiteno indagine dei carabinieri

Vipiteno. Il caso dei Krampus violenti è diventato nazionale. I calci, gli spintoni e i pugni inferti ad uno spettatore, ormai esanime a terra, hanno fatto il giro delle reti pubbliche e private, dal...



Vipiteno. Il caso dei Krampus violenti è diventato nazionale. I calci, gli spintoni e i pugni inferti ad uno spettatore, ormai esanime a terra, hanno fatto il giro delle reti pubbliche e private, dal Tg3 a La7. Sebbene questi cortei abbiano una tradizione secolare non c’è nulla che possa giustificare i colpi proibiti, soprattutto in superiorità numerica e ai danni di persone che non sono nemmeno in grado di difendersi. L’amministrazione comunale di Vipiteno, sindaco in testa, difende invece a spada tratta l’associazione organizzatrice ribadendo che si tratta «di una violenza innegabile ma necessaria, e che nel gioco delle parti le ire dei Krampus si concentrano su provocatori ad arte, mentre gli spettatori vengono solo sporcati e non toccati». Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della stazione di Vipiteno che precisano peraltro che al momento non ci sono feriti e nemmeno querele di parte. Visto che per presentarle ci sono 90 giorni di tempo il comandante di stazione Gardini ha chiesto alla società organizzatrice, i Tuifl Sterzing, l’elenco dei Krampus che hanno partecipato alla sfilata. In base alla prima sommaria ricostruzione, con l’aiuto di un video ormai diventato virale, i calci incriminati sarebbero stati sferrati da quello che in gergo viene definito un «provocatore», ovvero un conoscente dei Diavoli (che si era dipinto il volto), il cui unico obiettivo sarebbe stato quello di togliere la maschera ad uno o più partecipanti alla sfilata.















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