Irap, arrivano nuovi sconti L’aliquota base torna al 2,3

La giunta redistribuisce alle imprese i 27 milioni dei mancati sgravi Ires di Renzi Spinta ai contratti aziendali: i costi per i premi di produttività saranno deducibili



TRENTO. Arrivano altri 27 milioni di euro di sgravi Irap per le imprese nella manovra finanziaria 2016. Li porta in dono la giunta con un “emendamento di Natale”, deciso nelle ultime ore dopo lunghe e attente simulazioni, che redistribuisce il maggiore gettito che la Provincia incasserà visto il rinvio della riduzione dell’Ires al 2017 deciso dal governo Renzi. «Sul piano finanziario avremmo potuto anche tenere tutto com’era, perché le imprese pagheranno le tasse del 2016 solo nel 2017 - ricorda il vicepresidente della Provincia e assessore al lavoro Alessandro Olivi - ma abbiamo voluto mantenere la parola presa e restituire l’extragettito».

Questo incasso imprevisto di circa 27 milioni tornerà nelle tasche delle imprese sottoforma di quattro distinte voci. Le più consistenti sono gli sconti fiscali generalizzati (l’aliquota base scende al 2,3%, di fatto resta quella del 2015, dopo che la giunta aveva inizialmente proposto il 3,9% per poi scendere - dopo le proteste delle categorie, industriali in testa, al 2,68%) e per chi mantiene l’occupazione (si scenderà al 2-2,1%, nel 2015 l’aliquota è all’1,8% e la Finanziaria 2016 aveva tolto questa agevolazione confermando invece l’aliquota zero per le aziende che aumentano l’occupazione oltre il 5% e portando al 2% quella per chi assume almeno 5 dipendenti in più), due voci che peseranno per circa 20 milioni di euro.

Due sono le novità del «pacchetto fiscale», ha rivendicato ieri Olivi, che le ha annunciate durante la presentazione del 30° Rapporto sull’occupazione: la prima è che la Provincia, raccogliendo un appello dei sindacati, ha deciso di dare impulso alla contrattazione di secondo livello, ovvero ai contratti territoriali e aziendali: le imprese potranno dedurre dalla base imponibile Irap - oltre al costo del lavoro che è già deducibile a livello nazionale - anche tutti i costi che hanno in carico per i premi di produttività. Una misura che vale tra i 3,5 e i 4 milioni di euro. «Una spinta alle parti sociali - ha detto ieri l’assessore - per realizzare contratti di secondo livello che premiano anche i lavoratori in busta paga».

Quarta e ultima agevolazione (valore circa 2 milioni) è la detrazione del 50% sulla contribuzione al fondo territoriale di solidarietà che viene estesa alle aziende tra 5 e 15 dipendenti: in Finanziaria lo sconto era stato previsto solo per incentivare l’adesione delle imprese fino a 5 dipendenti, quelle che non sono tenute ad aderire al fondo nazionale. Una mossa incentivante che non basta però a convincere gli artigiani. Il presidente Roberto De Laurentis conferma che la sua categoria non aderirà al fondo trentino (vedi articolo in alto, ndr).

(ch.be.)

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