Inventa sequestro per convincere la fidanzata a tornare al Sud

Ventenne di Napoli denunciato dai carabinieri per simulazione di reato



TRENTO. Per convincere la fidanzata che Trento non è una città sicura e che quindi sarebbe stato meglio tornare nel luogo d'origine, Napoli, un ventenne ha denunciato ai carabinieri di essere stato sequestrato e rapinato da una banda di albanesi. Alla fine ha rimediato una denuncia per simulazione di reato.

Il giovane napoletano, alloggiato da due settimane presso parenti in un paese del Basso Sarca, si è presentato ai carabinieri di Riva del Garda raccontando di essersi recato a Trento per il suo primo giorno di lavoro da barista e, una volta arrivato alla stazione dei pullman, di essere stato caricato a forza su un'auto e trasportato nei pressi del fiume Adige. Qui ha detto di essere stato rapinato del cellulare dopo essere stato anche picchiato da tre albanesi.

Il racconto non ha però convinto i carabinieri. Messo alle strette, il ragazzo ha confessato tutto: le lesioni se l'era procurate da solo, così come aveva distrutto i propri occhiali da vista, strappato il proprio giubbotto e gettato nel fiume il cellulare. Il motivo di tutta questa messinscena? Convincere la fidanzata che il Trentino è una zona invivibile e che era meglio tornare in Campania. La ragazza, al contrario, afferma che al nord si trova bene.













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