Incidenti sugli sci, prevenzione via web

Per prevenire gli incidenti sulle piste da sci del Trentino, la polizia gestirà un database multimediale che permetterà di individuare in anticipo le aree di maggior rischio e di intervenire anche in tempo reale



TRENTO. Per prevenire gli incidenti sulle piste da sci del Trentino, la polizia gestirà un database multimediale che permetterà di individuare in anticipo le aree di maggior rischio e di intervenire anche in tempo reale. Il progetto, chiamato "SicurSkiWeb", è frutto di una convenzione fra polizia, Fondazione Bruno Kessler e i gestori degli impianti sciistici di Pampeago e Pinzolo, firmata in questura a Trento.

Il primo passo del progetto prevede la raccolta dei dati da parte del personale di polizia che si occupa di soccorso e sicurezza in montagna con l'uso di smartphone. Verrà fatta la rilevazione automatica del luogo, tramite localizzazione con Gps o direttamente su mappa, dell'ora dell'intervento, oltre alle informazioni relative ai soggetti coinvolti (nazionalità, età, capacità sciistiche, condizioni fisiche).

Gli strumenti consentiranno anche di acquisire dati multimediali, come una testimonianza o le fotografie del luogo dell'incidente. I dati raccolti, inviati in tempo reale alla centrale operativa della polizia, saranno inseriti nel database, consentendo una costante valutazione dell'evoluzione del rischio sulla pista. SicurSkiWeb prevede, inoltre, la possibilità di acquisire via web, attraverso moduli elettronici e l'indicazione su mappa dell'intervento, i dati storici registrati nelle precedenti stagioni sciistiche.

Grazie a questo patrimonio informativo sarà possibile accedere - da stazioni fisse, mobili, o via web - ad una piattaforma, che ponendo in relazione i dati storici relativi agli incidenti con i dati sui passaggi giornalieri o stagionali della singola pista, consentirà di prevedere in anticipo eventuali punti critici "da osservare".

Il sistema - è stato detto nel corso della presentazione - consentirà anche di eseguire rapidamente sul posto tutta l'attività della polizia giudiziaria e di quella amministrativa, semplificando l'attività preventiva e di controllo e riducendo i tempi di sospensione delle attività sportive.

"Questa iniziativa - ha commentato il vice questore aggiunto di Trento Salvatore Ascione, da cui è nata l'idea del progetto - consente di affrontare i temi della sicurezza, e non soltanto di quella sciistica, in una prospettiva radicalmente innovativa che permette di anticipare i fenomeni e quindi di gestire in modo ottimale e più razionale le risorse professionali disponibili, oggi sempre meno abbondanti".

"Ancora una volta - ha aggiunto Cesare Furlanello, responsabile dell'unità di ricerca Mpba (Modelli predittivi per la biomedicina e l'ambiente) della Fbk - siamo al lavoro sul territorio, al fianco delle forze di polizia e dei gestori degli impianti sciistici di Pampeago e Pinzolo, dimostrando come le applicazioni della ricerca siano in grado di produrre, al tempo stesso, benefici in termini di sicurezza per gli sportivi, una gestione più efficace delle attività di prevenzione e controllo e un aumento del valore commerciale di impianti sempre più sicuri".













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