In piscina, come difendere la pelle 

Esperti delle Farmacie comunali oggi al lido di Gardolo per misurare il fototipo


di Sofia Corradi


TRENTO. É tempo di estate, di mare, di escursioni in montagna e di sole. E quindi di abbronzatura. Ma bisogna ricordare che esporsi ai raggi solari può essere molto rischioso se non protetti, ed è per questo che le farmacie comunali di Trento, insieme ad Asis, hanno promosso una campagna di sensibilizzazione per l'esposizione sicura al sole.

Ieri il servizio (aperto a tutti) è stato disponibile al Lido Manazzon di Via Fogazzaro e lo sarà oggi anche nella piscina comunale di Gardolo dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Nonostante il tempo ieri non fosse dei migliori per la tintarella, gli esperti delle farmacie comunali hanno voluto in ogni caso fornire informazioni e consigli relativi alla questione “sole, abbronzatura e protezione” attraverso la misurazione del fototipo. Postazioni equipaggiate di un semplice dispositivo collegato a un sensore, da appoggiare su diversi punti del braccio, valutano il tipo di pelle. Si tratta dunque di un'operazione facile e immediata. Infine la macchina mostra i risultati sullo schermo, che in seguito vengono stampati. Sul foglio è presente la descrizione del soggetto (colore di carnagione, capelli, occhi), il numero di fototipo e melanina e il tempo di esposizione massimo per l'individuo, a cui verranno anche consigliati i fattori di protezione solari adeguati.

Questo particolare apparecchio può anche svolgere ulteriori esami e l'intera analisi dermocosmetica della pelle. Il servizio esiste da più di dieci anni nelle farmacie trentine, ed è fisso tutto l'anno nella farmacia di Clarina e nella farmacia di via Veneto, ma purtroppo non è molto conosciuto.

Ma cos'è il fototipo? È una caratteristica genetica, che ci dice la quantità e la qualità di melanina prodotta dal nostro organismo, la quale è un ormone che assorbe i raggi solari e impedisce che le cellule si deteriorino, ed è responsabile della “tintarella”. Come sostiene Roberta Calza, responsabile dell'educazione alla salute delle farmacie comunali: “La prolungata esposizione può diventare molto pericolosa specialmente per le persone di fototipo chiaro”

Bisogna anche sfatare il mito del “non ci si scurisce con la protezione solare”, forse l'abbronzatura sarà più lenta, ma più efficace. “Ai giorni nostri influisce anche il fatto che si passano tanti mesi al chiuso, e la capacità di produrre melanina è proporzionale a quanto si sta esposti al sole, ad esempio se si è sempre all'esterno, questo comporta una preparazione graduale alla luce solare e minor rischio di scottatura”. Infine bisogna accertarsi che il protettivo solare utilizzato protegga dai raggi UVB, per evitare la scottatura, e anche dai raggi UVA, responsabili dell'invecchiamento cellulare che può portare a tumori in età adulta, come il melanoma.













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