In bici a Roma da papa Francesco

Giorgio Pederzolli e Ottavio Risatti partiranno sabato per partecipare all’udienza del 18 settembre


di Sergio Molinari


RIVA. Sono tantissimi i gruppi organizzati che in pullman, treno o altri mezzi si recano a Roma, in Vaticano, per le Udienze Papali del mercoledì mattina. Ma pochi – crediamo – sono quelli che per vedere il Pontefice sono disposti a sciropparsi più di 700 chilometri in sella ad una bicicletta. Così faranno, invece, ed è sicuramente un'impresa notevole, due rivani “di una certa età” e alquanto noti: Giorgio Pederzolli, titolare del negozio di bici di viale dei Tigli, e l'operatore turistico Ottavio Risatti.

Per partecipare all'udienza di mercoledì prossimo 18 settembre di Papa Francesco (hanno già in tasca l'indispensabile biglietto d'ingresso, gratuito, a piazza San Pietro) i due appassionati ciclisti partiranno sabato mattina da Riva e prevedono di arrivare nella capitale nel pomeriggio di martedì. Quattro tappe: la prima, e più dura, li porterà dalle parti di Pontremoli, dopo aver superato il “muro appenninico” della Cisa; la seconda dovrebbe concludersi a Cecina; la terza a Tarquinia; l'ultima, appunto, nel centro di Roma, raggiunto direttamente dalla via Aurelia. Le mete sono approssimative, perchè importante sarà il fattore clima: la pioggia potrebbe rallentarli e il sole accelerarli. Ed è per questo che il posto dove riposare e dormire dopo le lunghe cavalcate sarà scelto strada facendo, senza prenotazioni. Giorgio Pederzolli e Ottavio Risatti viaggeranno con due ottime bici da corsa, attrezzate con delle sacche posteriori per il bagaglio e per l'indispensabile rifornimento di liquidi.

Dal punto di vista atletico non dovrebbero avere problemi a raggiungere l'obiettivo prefissato; entrambi i ciclisti dilettanti, infatti, sono ben allenati, anche come partecipanti abituali del Tour de Pance, la stravagante corsa organizzata da anni sulle strade gardesane. Giorgio Pederzolli, tra l'altro in sella alla bicicletta, s'era recato a Roma anche l'anno scorso, in compagnia dell'amico Marco Marchi, vigile del fuoco volontario. Ma se nel 2012 l'impresa era stata soltanto una vacanza particolare, quest'anno il motore della fatica – su un percorso diverso, perché anche l'occhio vuole la sua parte - è nobilissimo e molto sentito: vedere da vicino e ascoltare le parole di Papa Francesco, un pontefice che in poco tempo ha già conquistato grandissima simpatia e la'utorevolezza della semplicità. All'Udienza in piazza San Pietro i due ciclisti si affiancheranno ad un'altra folta comitiva di rivani “prenotati” per la visita: sono i volontari del Comitato Befana Subacquea di Riva, che arrivati a Roma in pullman, metteranno a disposizione di Pederzolli e Risatti due posti per il ritorno in Busa e lo spazio adeguato nel bagagliaio per riporre le biciclette. Biciclette “benedette”, in un certo senso: quindi da usare in autunno e la prossima bella stagione, con sentimenti benefici e solidali, come quelli che sa trasmettere Papa Francesco.

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