In arrivo il car sharing: ecologico e «risparmioso»

Il Comune sta valutando di vendere quattro sue auto e acquistarne due elettriche Saranno poi messe a disposizione dei dipendenti, ma anche di cittadini e turisti



RIVA. L'assessore Alessio Zanoni sta verificando, nel contesto del bilancio di previsione per il 2013, uno sfoltimento del parco macchine intestate al comune da realizzare attraverso un progetto di car sharing. Il Comune possiede a tutto'oggi sei autovetture (più uno scooter, che continuerà indisturbato il suo servizio).

Le due Panda a metano, per le quali è allestita una stazione di rifornimento presso il cantiere comunale, non verranno toccate. Le altre quattro -Panda e Punto- sono a disposizione dei messi, del servizio opere pubbliche, del reperibile e dell'ufficio patrimonio. Sono macchine anzianotte, intorno ai sette/otto anni di vita, che accumulano nel corso dell'anno una percorrenza di relativamente pochi chilometri: la più sfruttata risulta quella dei messi che ne ha totalizzati 13.865. L'idea è quella di disfarsene sostituendole con due vetture a motore elettrico, e quindi ad emissioni zero, da usare per gli spostamenti all'interno del comune e col ricorso al car sharing per le trasferte più lunghe, imposte generalmente dalla necessità di partecipare ad incontri o conferenze a Trento, anche da parte del museo. In occasione dell'Expo Grand Prix – la fiera autunnale alla Baltera- sono stati presi gli opportuni contatti con Antonella Valer, presidente della cooperativa Car Moving che aveva allestito un proprio stand con lo scopo di far conoscere il servizio e di estenderlo possibilmente da Trento e Rovereto, dov'è già attivo, anche nel Basso Sarca. Le premesse sembrano esserci tutte. Oltre all'incentivazione verso una mobilità sostenibile c'è anche un secondo aspetto che Comune ed Ingarda Trentino valutano con estremo interesse. Il car sharing consente di utilizzare al costo complessivo di 35 centesimi a chilometro (tutto compreso, dalla benzina, alle assicurazioni, alla manutenzione) una macchina solo quando ce n'è bisogno. Se uno fa pochi chilometri nel corso dell'anno, abita magari in centro storico dove trova difficoltà per lo stazionamento, e prova a fare quattro conti delle spese cheaffronta in dodici mesi, può arrivare con relativa facilità alla conclusione che quella specie di noleggio (che garantisce comunque la disponibilità in ogni caso attraverso una prenotazione che può essere fatta anche on line oppure telefonicamente) può risultare conveniente sotto il profilo economico. L'appoggio delle amministrazioni locali -interessamento per l'iniziativa è arrivato anche da Arco e dalla Comunità di Valle)- potrebbe risultare determinante per il Basso Sarca: Infatti secondo i calcoli dei gestori perché il servizio si paghi occorre che un'automobile percorra 12.000 chilometri in un anno: l'ente pubblico potrebbe garantire lo zoccolo di partenza.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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