In 400 dal Trentino all’Incontro mondiale delle famiglie

Don Albino Dell’Eva: «Gli arresti in Vaticano? Sono questioni che fanno parte della condizione umana»



TRENTO. Sono 61 i nuclei familiari trentini, in tutto 238 persone, che su quattro pullman si recheranno da Trento a Milano per il 7° Incontro mondiale delle famiglie, previsto dal 30 maggio al 3 giugno. È prevista la partecipazione dell’arcivescovo Luigi Bressan. Secondo le stime dell’Arcidiocesi di Trento, che dal novembre 2011 sta organizzando il coinvolgimento delle famiglie trentine, si aggiungeranno a queste altre 200 persone provenienti da associazioni e altre realtà locali, è stato detto oggi in una conferenza stampa.

L’evento, inaugurato a Roma da Giovanni Paolo II nel 1994, si tiene ogni tre anni con lo scopo di dare visibilità alle famiglie e di permettere loro di incontrare il Papa. L’incontro di quest’anno, intitolato “Famiglia, lavoro e festa”, vedrà confluire nel capoluogo lombardo all’incontro con il Papa, previsto il 2 e il 3 giugno, famiglie provenienti da 145 Paesi del mondo.

A proposito dell’inchiesta sull’ex aiutante di Camera del Papa, il Delegato vescovile per la pastorale della famiglia don Albino Dell’Eva ha detto che «per chi conosce la Chiesa non è una novità che vengano a galla questioni come quelle riportate dalla cronaca, ma proprio perché è umana fino in fondo sono questioni che fanno parte della condizione umana». «I media si occupano solo di questo e non guardano alla maggioranza dei fatti della Chiesa che portano valore come quello di cui parliamo oggi: ovvero del matrimonio vissuto secondo un progetto evangelico. Non guardiamo la realtà solo con gli occhiali scuri», ha aggiunto don Dell’Eva.













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