Imu, in Valle dei Laghi più di un milione

Con la prima rata Vezzano è il Comune che incassa di più (298 mila euro), Calavino in difficoltà per previsioni in eccesso


di Mariano Bosetti


VALLE DEI LAGHI. Sono stati sfornati di recente i dati, relativi alla prima rata dei versamenti Imu, ossia la reintroduzione, rivista e corretta al rialzo della vecchia Ici. Una vera e propria stangata (aumento degli estimi catastali e delle percentuali di applicazione), a cui non si sono sottratti nemmeno i comuni più “virtuosi” (neanche in valle dei Laghi), che non solo non si sono azzardati a diminuire le percentuali indicate dal governo con possibilità di uno sconto massimo del 2 per mille, ma addirittura nel ricco Trentino la percentuale, su indicazione della Provincia, per gli immobili diversi dalle prime case è stata addirittura superiore a quella base indicata da Roma (+ 0,23 per mille). Complessivamente i 6 comuni della valle dei Laghi hanno introitato con la rata di giugno poco meno di 1 milione e 200 mila euro, che in proiezione annua, in virtù dell’ incremento delle percentuali sulle seconde case (mediamente dello 0,23 per mille) dovrebbe attestarsi attorno ai 2 milioni e 450 mila euro, oltre ad altri 780 mila euro circa incassati dallo Stato. L’ elemento significativo per l’ anno di battesimo del nuovo balzello, è la proiezione del gettito Imu, sulla base dei versamenti della 1° rata, a fine anno rapportata allo stanziamento previsto nei singoli bilanci comunali. Vediamo dunque la situazione nei vari comuni.

Cavedine: è il comune che ha inasprito maggiormente le percentuali di applicazione (4,50 per mille per la prima casa e l’ 8,33 per mille per gli altri immobili). In bilancio è stato quantificato un gettito annuo di 660 mila euro, che sulla base degli incassi della 1° rata (€ 297.945) e gli incrementi percentuali della 2° trance dovrebbe coprire abbondantemente la previsione con un aggio di circa 30 mila euro. Lasino: quest’amministrazione comunale, come tutte le altre 5 della valle, si è attenuta alle indicazioni suggerite dalla PAT (4 per mille 1° casa e 7,83 per mille altri immobili), incassando a giugno €147.306; il gettito di dicembre non dovrebbe generare delle sorprese per la copertura di bilancio superando per 7/8 mila di euro, lo stanziamento di € 299.988. Per Calavino, invece, con una previsione ambiziosa di 480 mila euro (superiore al gettito Ici 2007 del 78%) i versamenti di metà giugno ( 187.401 euro) evidenziano grosse difficoltà di copertura in vista dell’ effettivo incasso, che dovrebbe attestarsi ben al di sotto (almeno di 60/70 mila euro) dello stanziamento previsto. A questo punto, data la correlazione fra incasso Imu e trasferimento del contributo provinciale sul Fondo Perequativo (per Calavino – 48% rispetto al 2011), rimane da verificare la possibilità o meno di una perequazione del presunto minor gettito Imu con un adeguato aumento del contributo provinciale. Infine Vezzano che, oltre ad aver segnato il record della valle per la 1° rata (€ 298.381), con proiezione dell’introito di fine anno rispetto alla previsione (€ 444.000) dovrebbe risultare di gran lunga superiore, attestandosi attorno ai 600 mila euro. In questo caso la compensazione provinciale per i contributi sul Fondo Perequativo potrebbe essere di segno opposto rispetto a Calavino.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano