Imu, il tempo è scaduto tra un mese primi bilanci

Ancora aperto il caso delle coop indivise, il Comune chiede aiuto ai parlamentari Niente aliquote agevolate né detrazioni per i figli: imposta quasi da seconda casa


di Silvia Siano


TRENTO. Sono oltre diecimila i trentini che si sono rivolti allo sportello istituito dal servizio tributi del Comune per avere informazioni su come districarsi nella partita dell’Imu. «Dal 3 aprile al 15 giugno - ha spiegato Giorgio Antoniacomi, dirigente del servizio - abbiamo avuto 10.186 accessi. Tutte le nostre risorse, stiamo parlando di 16 persone, si sono concentrate sul dare informazioni agli utenti. Per la maggior parte abbiamo dato informazioni a persone anziane preoccupate di sbagliare i calcoli». Contribuenti attenti e solerti i trentini, che fino a ieri, ultimo giorno per pagare il tributo, hanno affollato gli uffici comunali. «Si stima - ha detto infatti l’assessore Fabiano Condini - che la percentuale di quanti non verseranno l’imposta sia molto più bassa della media calcolata a livello nazionale». Che potrebbe essere anche pari al 25%.

In dettaglio, sono state 919 le richieste nel mese di aprile, 5.775 nel mese di maggio (di cui 3.509 di persona, 473 via mail e 1.793 telefonicamente) e 3.492 nel mese di giugno (di cui 2.089 di persona, 319 via mail e 1.084 telefonicamente). «Rispetto alla regola generale, secondo la quale l'imposta si calcola a partire dalla rendita catastale, moltiplicata per un coefficiente - ha proseguito il dirigente del servizio - la metà dei casi ha riguardato eccezioni. La domanda ricorrente è stata: come dobbiamo comportarci? Tanti avevano paura di sbagliare in una situazione ricca di casi particolari e difficoltà interpretative. L’impressione generale è stata quella di avere davanti non potenziali evasori, ma persone intenzionate ad adeguarsi alla legge».

Il totale dei contribuenti che si sono recati personalmente negli uffici di piazza Fiera nei tre mesi di attività è stato di 6.517 persone, 792 le mail alle quali si è data risposta (indirizzo dedicato, Posta certificata e sito web del Comune); 2.877 le telefonate. Nel mese di maggio il numero di utenti per giorno medio (escluse mail e telefonate) è stato di 158 persone; nel mese di giugno è stato, invece, di 186 persone. L’attesa massima si è registrata nel mese di maggio, con una media di 26 minuti e 40 secondi; di 21 minuti e 15 secondi l’attesa media nel mese di giugno. Per sapere quanto l’operazione Imu, ha portato nelle casse del Comune di Trento bisognerà attendere un mesetto.

Intanto il sindaco Alessandro Andreatta e l’assessore Fabiano Condini hanno chiesto ai parlamentari trentini di sollecitare una modifica delle regole di applicazione dell’Imu per le cooperative indivise. L’obiettivo è sanare la situazione di disparità. Chi ha acquistato la prima casa in cooperativa, secondo la legge, può beneficiare come unica riduzione dell’imposta della detrazione di 200 euro per la prima casa, ma non può vedere applicata l’aliquota agevolata per l’abitazione principale dello 0,4 per cento stabilito per la prima casa né le detrazioni per i figli, che invece sono riconosciute ad altri contribuenti che hanno acquistato la prima casa. «Pur trovandosi materialmente nella medesima condizione di altre categorie di contribuenti in possesso di abitazione principale - ha commentato il sindaco - questi contribuenti si trovano a pagare somme anche significativamente superiori, più vicine, di fatto, a quelle che vengono chieste ai possessori di seconde case».

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