Immigrazione e diversità diventano arte

Splendida serata in centro con «Città Invisibili»: consegnato a Lampedusa il prestigioso premio Città della Pace



ROVERETO. Un grande palcoscenico. O meglio: decine di piccoli palcoscenici disseminati per le vie del centro storico in un viaggio meraviglioso e quasi onirico, scandito da grandi teli bianchi a dividere un mondo dall’altro. È stata ancora una volta un’esperienza coinvolgente quella regalata sabato sera alle migliaia di persone arrivate a Rovereto per lo spettacolo «Città Invisibili», realizzato dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti in collaborazione con il Teatro Potlach per la consegna a Lampedusa – rappresentata dal vicesindaco Damiano Sferlazzo – del premio internazionale Città della Pace, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Cuore dell’iniziativa, piazza San Marco che ha ospitato lo spettacolo itinerante sul tema dell’immigrazione, coinvolgendo il pubblico che ha affollato lo spazio antistante la chiesa con uno show multimediale suggestivo e toccante.

Tutt’attorno -via delle Fosse, via Valbusa Grande, Piccola, via Forni, piazzetta Maccalè, via del Ghetto, Via Rialto, il Campiello del Trivio - duecento artisti hanno dato vita a performance d’ogni genere, splendidi esempi della bellezza della diversità umana. Sempre in piazza San Marco s’è svolto il momento istituzionale: la consegna ufficiale del premio dal reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, Alberto Robol che, alla presenza del vicesindaco di Rovereto Giampaolo Daicampi, ha conferito l’onoreficenza al vicesindaco di Lampedusa Sferlazzo, ricordando che Lampedusa è «porta di civiltà che si apre al mondo, luogo di solidarietà ed accoglienza» e ha auspicato che la collaborazione possa continuare. Il reggente ha espresso le sue felicitazioni a tutta l’isola per la visita di Papa Francesco I, ricordando quindi come la Fondazione ha consegnato questo premio a Lampedusa per lo stesso motivo per cui Sua Santità visiterà il lembo di terra più a sud d’Europa. Anche Daicampi ha tenuto a ringraziare Sferlazzo, ricordando come le attività con la municipalità lampedusana abbiano radici lontane, dal natale dei popoli di due anni fa, passando per il premio Internazionale Città della Pace che non deve essere un punto di arrivo ma un punto intermedio della collaborazione tra le due municipalità. Il vicesindaco di Lampedusa, visibilmente emozionato, ha espresso il suo ringraziamento alla Fondazione roveretana, al Comune e a tutti i cittadini. Sferlazzo ha anche ricordato come i preparativi per l’imminente visita del Papa siano impegnativi per un’isola di sole 6mila persone, con pochissime infrastrutture e con solo 8 giorni di preavviso, ma ha voluto ricordare come la presenza sull’isola del Pontefice sia un onore per Lampedusa e tutta la cittadinanza.













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