CIVEZZANO. Con una solenne cerimonia l’arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan consacrato il nuovo altare, l’ambone e “dedicato” la chiesa parrocchiale di S. Apollonia a Bosco, dopo i lavori di consolidamento e recupero interno generale. La cerimonia si è svolta nel corso della messa celebrata dal presule con il parroco don Carlo Hoffman, il decano di Civezzano don Guido Corradini e altri sacerdoti, presenti il sindaco Stefano Dellai, e i rappresentanti di alpini, carabinieri, Nuvola, vigili del fuoco e un numeroso pubblico.

«Un evento unico, importante, irripetibile per Bosco», ha esordito don Carlo, che finalmente vede realizzato il desiderio del restauro della “sua” chiesa, grazie all’intervento della Provincia, delle Casse rurali e di altri enti. Una cerimonia che si è tradotta in una nuova consacrazione (dedicazione) della chiesa, con l’arcivescovo che ha proceduto ad aspergere con acqua benedetta l’altare, l’ambone, la chiesa e la gente; di seguito ha unto con l’olio del crisma l’altare e le pareti della chiesa, segnando quattro croci, posizionando infine un braciere sull’altare, procedendo poi ad incensare le pareti. È seguito l’allestimento dell’altare, l’accensione dei ceri e la continuazione della Messa. All’offertorio l’arcivescovo ha ricevuto in dono dalla comunità un’icona raffigurante S. Luigi. A conclusione monsignor Bressan ha dato lettura dell’atto di dedicazione della chiesa di S. Apollonia che ha firmato, invitando il sindaco Dellai, il parroco don Carlo, il decano don Guido e alcuni rappresentanti della comunità a fare altrettanto. All’esterno è poi iniziata la festa sotto il tendone, un momento di ristoro offerto dai Nuvola Valsugana, e l’intrattenimento con la banda Sociale di Civezzano. (f.v.)