Il sorriso di Aya saluta l'anno nuovo

A Tione la prima nata, l'ultimo bebè dell'anno a Cavalese: è Davide


Camilla Giovannini


TRENTO. E' una femminuccia la prima nata del 2012 in Trentino. Si chiama Aya, è figlia di una coppia di stranieri, ed ha visto la luce alle 03:44 del mattino di ieri, all'ospedale di Tione. Invece Davide Mazzel, un bel bimbo di 3,350 chili, si è aggiudicato il titolo di ultimo nato del 2011 in provincia. E' venuto al mondo alle 19:45 del 31 dicembre al presidio ospedaliero di Cavalese.

Nel capoluogo è l'ospedale Santa Chiara ad ospitare sia l'ultima nata dell'anno appena trascorso che il primo del nuovo. Emily Stenico era una possibile candidata a diventare la prima nata del 2012 ma alle 14:44 del 31 dicembre è venuta alla luce, ultima nata in città, regalando alla mamma, Sabrina Giacomelli, un bellissimo finale d'anno.

Ha voluto anticipare il suo arrivo nel mondo, previsto invece per oggi, Alex Pilati, che, emettendo il suo primo vagito alle 11:09 dell'1 gennaio, è il primo nato di quest'anno in città. Il piccolo è figlio di Somjan Phenjam, una signora tailandese di 34 anni, ed è il primogenito del marito, un artigiano di Lavis, che ha sposato un anno fa. I due coniugi hanno fatto appena in tempo a festeggiare il Capodanno che alle 03:00 del mattino sono dovuti correre all'ospedale, Alex aveva fretta di nascere.

Nel 2011 sono stati 4985 i nati in provincia, contro i 5102 del 2010 ed i 4290 del 1991, dieci anni fa. Trento e Rovereto possono vantare il numero maggiore di nascite, rispettivamente 2572 e 958. Nel capoluogo l'ospedale Santa Chiara ha ospitato 1813 parti e 1868 nuovi nati, mentre il San Camillo ha gestito 699 parti e si è preso cura di 704 bambini. Nella struttura i piccoli di origini extracomunitarie hanno rappresentato il 22,9% dei neonati mentre al Santa Chiara il 23,5%. A Rovereto, invece, questi si sono attestati al 25.58%.

Se nel capoluogo nascono più femminucce, il 51,1% dei nati al Santa Chiara ed il 53,2% al San Camillo, nelle valli il discorso, invece, cambia. I presidi di Cles, Arco, Tione e Cavalese hanno contato più maschietti. A Rovereto sono nati 494 bimbi e 456 bambine.

Tione e Cavalese sono stati i presidi con meno nascite, rispettivamente 222 e 280, ma hanno avuto la loro rivincita con l'arrivo di Aya e Davide. La loro nascita, come quelle di tutti gli altri bambini, rappresenta una speranza per il futuro: a noi la responsabilità di garantirglielo migliore di quanto sia il presente, a loro il compito di andare avanti. Una bimba figlia di immigrati, il piccolo Alex che può vantare due culture di origine, famiglie tradizionali e famiglie allargate. Oltre le innumerevoli paure che la crisi sta alimentando e le catastrofiche previsioni dei Maya, la nostra società crescerà proprio grazie a loro, attraverso scambi e confronti che la faranno progredire.













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