Il profugo siriano aprirà la sua farmacia

Dopo il «no» della Provincia all’assegnazione in Oltrefersina, il Tar rovescia la situazione: ha diritto alla sede



TRENTO. Avrà la «sua» farmacia, la numero 33 in Oltrefersina. Mohammad Mahloul El Zennar - che nonostante il cognome straniero è italiano di Padova - potrà aprire un nuovo capitolo della sua vita a Trento grazie ad una sentenza del Tar. Che ha accolto le tesi dei suoi avvocati e ha «bacchettato» la Provincia per aver negato l’assegnazione la scorsa estate.

La vicenda amministrativa e giudiziaria di intreccia con quella personale del farmacista, nato a Padova e laureatosi a Ferrara. Iscritto all’ordine dei farmacisti veneto, terminati gli studi aveva deciso di trasferirsi in Siria, terra di origine della sua famiglia, dove era riuscito ad aprire nel giro di poco tempo una farmacia di sua proprietà ad Aleppo. Una nuova vita durata qualche anno. La difficile situazione in Siria nel 2012 spinge il ministero degli Esteri italiano a disporre il rimpatrio dei cittadini italiani. El Zennar torna quindi a Padova ed è l’Italia ha riconoscerli lo status di profugo. Status che in questa vicenda ha un ruolo importante. L’articolo 19 della legge del 1981 sui profughi è dedicato specificatamente ai «farmacisti profughi» e specifica che «i profughi già titolari di farmacia nel Paese di provenienza, hanno diritto ad ottenere, a domanda da presentarsi alle competenti autorità sanitarie entro un triennio dalla data di rimpatrio, l'autorizzazione all'apertura e all'esercizio di una farmacia - nei limiti di disponibilità della pianta organica - previo accertamento dell'iscrizione all'albo professionale dei farmacisti o dell'avvenuta presentazione della domanda di iscrizione e dell'effettivo possesso della titolarità sulla base di documentazione rilasciata dall'autorità consolare, nonchè dei requisiti di moralità e di condotta». Il farmacista chiede quindi di poter aprire il punto vendita 33 in Oltrefersina e la sua richiesta viene rifiutata perché sarebbe mancato un elemento fondamentale. Ossia la residenza nel comune di Trento (residenza che nel frattempo ha chiesto e ottenuto). Dopo il diniego c’è stato il ricorso al Tar che ha dato torto alla Provincia e stabilendo che «El Zennar in possesso dei dichiarati (e qui non contestati) requisiti di legge, ha il diritto di ottenere una sede disponibile nei limiti della pianta organica». E quindi ha accertato il suo diritto di ottenere la sede farmaceutica numero 33.

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