Il parroco va in pellegrinaggio, i ladri ne approfittano

Tanti danni a Madonna Bianca. Bucate anche le gomme dell’auto del sacerdote che era in Terra Santa



TRENTO. Era in pellegrinaggio in Terra Santa mentre i ladri vandali devastano la sua abitazione e l’oratorio. E non contenti di quello che avevano già fatto, alla fine hanno anche bucato le gomme della macchina. Tutto questo è successo nella parrocchia di Madonna Bianca e al parroco, don Lucio Tomaselli, non è rimasto altro da fare che presentarsi in polizia per denunciare l’accaduto.

«Tante teste, tante idee» questo il pacato commento del sacerdote sull’episodio che ha lasciato dietro di sè danni importanti anche da un punto di vista economico. «Cercavano soldi, ma quelli non li hanno trovati» spiega il parroco. Ma partiamo da quello che è successo. O meglio da quello che i segni lasciati fanno pensare sia successo. Ad agire devono essere state almeno un paio di persone che, davanti alle porte chiuse non si sono scoraggiati e le hanno forzate. Con la prima sono entrati nella canonica, i locali dove si appoggia il parroco. «Denaro non ce n’era - spiega il sacerdote - ma lo hanno cercato ovunque aprendo armadi e buttando tutto quello che c’era dentro in giro».

Il secondo passo è stato all’oratorio. Anche qui la porta è stata forzata ma anche qui non c’era nulla che potesse essere rubato per poi essere rivenduto. Difficile anche pensare che in un oratorio venisse custodito del denaro o comunque degli oggetti preziosi.

Probabilmente è stato proprio il fatto di aver fatto un raid a vuoto che ha fatto alterare i ladri che si sono trasformati anche in vandali. E hanno fatto danni all’interno dell’oratorio. Ma non solo. Parcheggiata all’esterno della chiesa c’era la Punto grigia del sacerdote. E si sono accaniti contro i pneumatici squarciandoli.

Quindi se ne sono andati lasciandosi dietro i tanti segni del loro passaggio. Segni che non erano stati notati fino al ritorno di don Lucio Tomaselli dal pellegrinaggio in Terra Santa. Un ritorno amaro che lo ha portato a chiedere aiuto alla polizia.

Un primo sopralluogo è già stato fatto alla ricerca di qualsiasi elemento che possa essere utile per arrivare ad identificare i responsabili del fattaccio. Per ora sembra che non ci siano indicazioni utile dalle testimonianza. Pare infatti che nessuno si sia accorto del raid e quindi non ci sono delle informazioni di prima mano sul fatto in se.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano