Il nuovo “prato grande” è davvero per tutti 

Madonna Bianca. Dedicato a Enzo Tortora, si trova in zona Malpensada, in viale Verona È stato progettato per essere completamente inclusivo, con giochi accessibili e piastrelle tattili


CLAUDIO LIBERA


Trento. «Un parco nato dal basso, con uno sguardo dal metro in su, frutto della collaborazione di tanti per il bene di tutti»; così il sindaco Alessandro Andreatta, citando il predecessore Alberto Pacher, ha concluso gli interventi per la cerimonia inaugurale del nuovo parco “Prato Grande” dedicato a Enzo Tortora, nella zona Malpensada su viale Verona. Con lui, l’assessore Italo Gilmozzi, la presidente della circoscrizione Oltrefersina Simonetta Dellantonio, i funzionari di Comune e Provincia Claudia Patton ed Innocenzo Coppola, i ragazzi delle scuole Winkler, delle giovanili Aquila Basket e soprattutto dell’Anffas, accompagnati da Andrea Bosetti.

Loro, gli “artefici” del progetto di un’opera, costata 600 mila euro suddivisi tra Provincia e Comune, pensata per essere utilizzata in ogni spazio da tutti.

Un parco per tutti

Si tratta del primo parco della città totalmente inclusivo, frutto di molte collaborazioni e di idee derivate dal convivere con situazioni di difficoltà che qui sono state superate. Ribadito che Trento è prima in Italia anche per il green e che ognuno ne ha a disposizione ben 415 metri, bisogna saper cogliere le potenzialità di un’opera che a prima vista sembra come le altre ma oltre che ad essere nuova e colorata, è un’oasi verde ed ombreggiata. In linea con l'impegno dell’Ufficio parchi e giardini nel migliorare le condizioni di inclusività ed accessibilità delle aree verdi, prima era stato formalizzato l’accordo di collaborazione “Un parco per tutti” con Anffas Trentino Onlus per le soluzioni ottimali di accessibilità ed uso di giochi ed arredi. La seconda fase ha portato all’elaborazione della cartellonistica facilitata.

La riqualificazione dell’area si è avvalsa anche della collaborazione del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia, che ha curato la progettazione condivisa dell’opera e le opere strutturali, mentre l’amministrazione comunale ha curato l’impiantistica generale, installazione di arredi e giochi. Nel parco ci sono due aree per il beach volley e per il basket in asfalto rivestito da resina acrilica. Entrambe sono protette, sui lati verso l’esterno e la strada, da reti parapalloni alte sei metri. I viali sono in asfalto decolorato, con inserti di piastrelle tattili in corrispondenza delle sedute e dei luoghi utili per i non vedenti.













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