il riconoscimento

Il Lions San Marco nell’associazione delle Città murate

ROVERETO. Il Lions Club San Marco è entrato nell’Associazione internazionale delle Città murate che raggruppa oltre un centinaio di Club Lions di 16 nazioni che vivono in città circondate da antiche...



ROVERETO. Il Lions Club San Marco è entrato nell’Associazione internazionale delle Città murate che raggruppa oltre un centinaio di Club Lions di 16 nazioni che vivono in città circondate da antiche mura, con il fine di condividere le esperienze e cercare soluzioni ai problemi che li accomuna. Fondata più di 10 anni fa contava tra i primi soci i Club di Lucca, Avignone (F), Carcassonne (F), Malta, San Marino e Avila (P). Perché il Lions Club San Marco ha pensato di richiedere l’inserimento di Rovereto in questa prestigiosa associazione lo spiega l’ architetto Brunella Avi, presidente del sodalizio ai tempi della domanda: “Da sempre il nostro Club dedica parte dei suoi interventi al recupero di beni storici dimenticati ed in particolare, due anni fa, l’allora presidente Paolo Robol, aveva promosso il restauro di due lapidi marmoree, una della quali situata proprio sulle mura Castrobarcensi.

In quel momento ci siamo accorti come le mura, che hanno segnato la nascita di Rovereto e sono state testimoni ed in tanti casi fautrici della sua crescita economica e culturale, fossero state quasi completamente rimosse dalla memoria collettiva e dalla geografia della città. Da ciò la volontà di valorizzare questo importante patrimonio storico, e la necessità di ricercare esperienze ed idee che contiamo di trovare in questa associazione».

L’ingresso ufficiale del Lions Club San Marco nell’Associazione é avvenuta poi al Congresso delle Città Murate di Urbino dove è stata proiettata una breve presentazione di Rovereto, la sua realtà e la sua storia ed in particolare la storia delle sue mura, rimarcando la necessita di rimuovere il velo d’oblio che ha avvolto queste mute compagne di secoli di storia cittadina. Per capire quanto ciò sia importante basta considerare che quello che viene definito: “uno dei migliori esempi di fortificazione alpina tardo-medievale” (vedi ad esempio www.visittrentino.it) non si può visitare come tale. «Basta che visiti il museo della guerra ed in pratica gira tutto il castello» ha risposto il personale all’ingresso interpellato in merito, ma è evidente come non sia la stessa cosa afferma il Lions. Rovereto ha tanto da proporre ai turisti, e tra ciò ci sarebbe anche un bel castello e delle belle mura.













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