TRENTO. Giocare d’anticipo a volte è rischioso, ma se riesce la bella figura è garantita. E’ andata così per il mercatino di piazza Fiera che anche domenica ha approfittato del “ritardo” di Bolzano è si è accaparrato la prima, consistente messe di turisti. Il Lungadige si è trasformato ben presto in un continuo parcheggio per i pullman (38 parcheggiati, una settantina in totale) provenienti soprattutto da Lombardia e Veneto. Numeri ufficiali non ce ne sono, ma gli organizzatori parlano di «ottimo risultato, insperato per essere il primo weekend». Gli accenti regionali si sentivano chiaramente tra le casette che non sfoderavano, per la verità, novità eclatanti, ma che riuscivano comunque ad attirare l’attenzione degli ospiti. Anzi, rispetto all’anno scorso si è potuto notare una maggiore propensione all’acquisto. Difficile capire se si sia trattato dell’entusiasmo dell’esordio, ma qualche banconota passare di mano s’è vista.

Piacciono soprattutto i lavori artigianali sul legno, i classici oggettini natalizi magari un po’ kitsch ma che risultano essere la soluzione ideale per il piccolo regalo: costoso il giusto, poco impegnativo sia per chi lo fa che per chi lo riceve e tutto sommato carino da usare come addobbo del periodo. La città non è stata del tutto ricettiva, forse non prevedendo l’afflusso di ieri. Solo i negozi a ridosso di piazza Fiera erano aperti e hanno potuto beneficiare del movimento creato dalla casette. Piazza Duomo era piuttosto freddina. Buono anche l’esordio del treno storico speciale. Il primo è arrivato ieri mattina alle 10.45 trasportando 650 viaggiatori saliti alla stazione di Milano Lambrate. Sono stati accolti dagli assistenti turistici, accompagnati in città e poi salutati con una merenda a base di mele. Il prossimo treno speciale che porterà altri turisti al mercatino trentino farà tappa e Bergamo e a Brescia domenica prossima.

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