Il dolore di Mattia: «Grazie Papi, pensaci da lassù»

Trento. «Grazie Papi per tutto quello che hai fatto fino ad ora per me e soprattutto per la mamma. Ti penseremo per sempre. Grazie ancora di tutto, pensaci anche tu da lassù. Cerchiamo di fare il...



Trento. «Grazie Papi per tutto quello che hai fatto fino ad ora per me e soprattutto per la mamma. Ti penseremo per sempre. Grazie ancora di tutto, pensaci anche tu da lassù. Cerchiamo di fare il meglio e seguire i tuoi consigli». Con questo messaggio affidato ai social network, pieno di affetto e dolore, il giovane Mattia ha voluto salutare il padre Marco Bedani, morto l’altro giorno a 53 anni per un infortunio sul lavoro all’interno della Fucine Film di Ossana. Anche il figlio dell’operaio da pochi giorni aveva iniziato a lavorare nello stabilimento solandro e l’altro giorno - al momento della tragedia - non era in fabbrica solo perché il padre e il ragazzo avevano turni diversi.

Oggi l’incontro in fabbrica

Si terrà oggi l’incontro tra i lavoratori e la direzione della Fucine Film, l’azienda di Ossana dove l’altro giorno si è verificato l’infortunio mortale. Subito dopo la tragedia i sindacati avevano chiesto all’azienda di organizzare un incontro per fare il punto della situazione, in particolare dal punto di vista della sicurezza. In realtà - spiegano i sindacati - si tratta di un’azienda dove non c’erano state grandi preoccupazioni, soprattutto dopo il rilancio da parte della Eriplast di Bassano del Grappa. Resta però l’inquietudine per un infortunio di cui i colleghi di lavoro di Bedani non riescono a darsi una spiegazione. Sarà la procura della Repubblica (in base agli accertamenti degli ispettori provinciali del lavoro) a fare chiarezza sull’accaduto.

Le indagini

La linea produttiva dove si è verificato l’infortunio è stata posta sotto sequestro da parte della procura della Repubblica che ha aperto un’indagine sull’episodio con l’ipotesi di omicidio colposo. Nel frattempo - in attesa dell’autopsia che potrebbe fornire elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti - non è stato possibile fissare la data dei funerali dell’operaio. L’incontro con i vertici dell’azienda servirà anche a fare il punto dell’organizzazione interna dello stabilimento in seguito allo stop forzato della linea produttiva dove si è verificato l’incidente. Si tratta del reparto calandratura dove il materiale plastico viene passato all’interno di cilindri metallici in modo da ottenere una pellicola che - nel caso dello stabilimento di Ossana - viene poi impiegata nel settore degli imballaggi per prodotti alimentari. Lo stabilimento solandro aveva attraversato un periodo di grande difficoltà economica finché - all’inizio del 2018 - era stato rilevato dall’azienda vicentina Eriplast, attiva da oltre quarant’anni nello stesso settore. Un’operazione-salvataggio da 10 milioni di euro sostenuta da Trentino Sviluppo.













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