Il Corpo giovane che cerca giovani

Romagnano, tra gli ultimi a nascere, oggi ha bisogno di nuove leve. Il ricordo della grande frana del 2000


di Daniele Peretti


TRENTO. La frana del 2000. È un ricordo ancora vivo nella mente e nel cuore dei vigili del fuoco volontari di Romagnano. Un allarme rosso che ha segnato tutti gli abitanti del paese, che hanno vissuto ore di paura. Quattordici anni dopo non sono più tanti i vigili ancora in servizio, ma il ricordo si è tramandato da vigile in vigile: «La squadra era appena rientrata da un altro intervento, quando fu mobilitata per dei forti rumori che arrivavano dalla parte alta del paese. Ripartirono subito, ma quando furono in zona, videro in diretta l'arrivo della frana.» Gianni Nardelli, l'attuale comandante, quel giorno del 2000 non c'era, ma il suo racconto lo ha avuto in eredità dai vigili più anziani: «È un po come se ci fossi stato - prosegue - perché quello è stato un episodio che ha colpito tutti gli abitanti ed anche noi giovani, quando lo ricordiamo, proviamo un'emozione particolare.»

Quello di Romagnano è uno dei corpi più giovani del Trentino: è stato fondato “solo” nel dicembre 1904, ma per motivi burocratici la registrazione ufficiale è del gennaio 1905 e per molti anni, al suono dell'allarme, si andava a cambiarsi nel locale spogliatoi posto sotto la canonica, per correre poi al parcheggio dei mezzi che era sulla statale, sotto l'attuale pizzeria Smorza.

Adesso invece quando suona l'allarme cosa succede? «Suona il cercapersone - risponde il vicecomandante Matteo Merz - ed in contemporanea arriva un sms. Chi è disponibile si presenta in caserma dove il capo partenza sceglie la squadra operativa, gli esclusi restano di supporto in caserma fino al cessato allarme.»

Avete dei turni di reperibilità? «No, tendenzialmente di giorno sono di turno studenti e lavoratori in proprio e di notte gli altri.»

Parliamo di fondi, se la Provincia ridurrà il contributo? «Per me è prematuro parlarne. Sarà un problema che sentiremo nel tempo, perché non penso che nell'immediato si andrà a ritoccare al ribasso il piano triennale in corso.» È il parere Gianni Nardelli, che prosegue: «Il nostro autofinanziamento è solo nella raccolta delle offerte per il calendario, ma non sono cifre significative. Dal Comune riceviamo un contributo ordinario, mentre per eventi straordinari, un punto d'accordo lo si trova sempre.»

L'intervento più diffuso? «Ormai gli incendi sono sempre meno - sottolinea Merz - quindi i frequenti sono quelli tecnici. Il nostro impegno nel 2013 è stato pari a 3675 ore, per una media di 220 a vigile, per complessivi 140 interventi.»

Il corpo di Romagnano è composto da 15 pompieri effettivi e da 7 allievi; il vostro è un volontariato affascinante, non dovreste avere problemi a trovare giovani disponibili. «Purtroppo non è così. Affascinante, ma molto impegnativo. Consideriamo che per una domenica su cinque c'è la reperibilità obbligatoria ed a vent'anni è impensabile rinunciare alla libertà del week end. L'impegno dei vigili del fuoco volontari bisogna sentirselo dentro ed allora tutto cambia. Comunque tutti quelli che vogliono conoscerci più da vicino, possono venire in caserma il giovedì sera (dalle 20,30 alle 23) che è la serata nella quale ci ritroviamo.»

Qual'è la vostra zona di competenza? «Il territorio del comune di Romagnano - conclude il comandante - fino alle rocce della cima del Bondone. L'anno scorso abbiamo fatto un lungo intervento per l'incendio boschivo della Cima Verde, insieme ai vigili di Garniga e Cimone.»

Ecco tutti i componenti il Corpo dei vigili del fuoco volontari di Romagnano: Gianni Nardelli, Matteo Merz, Roberto Iori, Aldo Forti, Rodolfo Ruzz, Paola Franceschini, Nicola Vanni, Michele Iori, Alessandro Mosna, Lorenzo Tomasi, Simone Versini, Armando Versini, Simone Rossi, Giulia Petrone, Alessandro Forti e Ottis Zanotti.













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