Il Concilio, Battisti e Degasperi: la storialocale arriva nelle scuole del Trentino

La storia trentina sbarca ufficialmente nelle scuole della provincia autonoma. Da settembre dovrà essere insegnata in prima e seconda elementare ed in prima media. Entro l’anno scolastico 2012-2013 entrerà a regime in tutte le classi


Jacopo Tomasi


TRENTO. La storia trentina sbarca ufficialmente nelle scuole della provincia. Da settembre dovrà essere insegnata in prima e seconda elementare ed in prima media. Entro l’anno scolastico 2012-2013 entrerà a regime in tutte le classi. Una novità di cui si parlava da tempo, ma che adesso è diventata realtà con l’approvazione, da parte della giunta provinciale, del regolamento dei piani di studio.
 
Il Concilio di Trento, le battaglie anti-napoleoniche di Andreas Hofer, il dominio di Francesco Giuseppe, l’irredentismo di Cesare Battisti, l’autonomia targata Degasperi, il Los von Trient. Oltre alla storia italiana e internazionale, gli studenti trentini di elementari e medie, dal prossimo anno, studieranno anche questi argomenti.

La Provincia aveva ipotizzato da tempo questa novità, inserendola anche nei piani di studio provinciali dello scorso anno e nelle linee guida, ma adesso è contenuta nel regolamento ufficiale dei piani di studio approvato dalla giunta Dellai.

Quello che era una sorta di suggerimento, adesso diventa una indicazione precisa. Da settembre si partirà nelle prime e nelle seconde elementari e nelle prime medie; dal 2011-2012 la storia locale si estenderà alle terze e alle quarte elementari e alle seconde medie; dall’anno scolastico successivo si entrerà a regime.
 
Questa novità, però, coglie di sorpresa le scuole. Nel regolamento la Provincia si limita a dire che «in relazione al territorio in cui vive, lo studente dovrà conoscere gli eventi e gli snodi epocali della storia del Trentino».

Non viene specificato come attuare l’innovazione e si lascia piena autonomia ai docenti, che dovranno riuscire a far rientrare questo programma nel monte ore precedente. Questa autonomia, però, non piace agli insegnanti. Anche perché la storia trentina è piuttosto complessa da decifrare e può avere più chiavi di lettura. Qual è bene raccontare? Chi lo decide? Quali testi si devono utilizzare? Domande senza risposta.
 
Il regolamento provinciale definisce tutte le discipline obbligatorie: italiano, inglese, tedesco, storia con educazione alla cittadinanza, geografia, matematica, scienze, tecnologia, musica, arte, scienze motorie e religione. Non si parla di insegnamento della lingua veicolare. Per quanto riguarda il tempo scuola, alle elementari sono previste attività opzionali per 132 ore annuali (più altre 10 ore settimanali per mensa e interscuola) e sono confermate le 500 ore quinquennali per inglese e tedesco.

Alle medie il quadro orario è così articolato: 198 ore di italiano, 198 di lingue, 264 di matematica, scienze e tecnologia, 132 di storia e geografia, 165 di musica, arte e scienze motorie, 33 di religione. A queste si aggiungono 99 ore annuali per attività opzionali più 7 ore settimanali per mensa.
 

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