Il colonnello Giuliacci difende i meteorologi

Il popolare “volto tv” delle previsioni: «A Pasqua 43 millimetri di pioggia Gli errori sono il 10%, ma non è serio fare bollettini addomesticati per i turisti»


di Giuliano Lott


TRENTO. La polemica innescata dal governatore del veneto Luca Zaia, furibondo con le previsioni meteorologiche sbagliate che, a dir suo, boicotterebbero i flussi turistici si è spinta fino a ipotizzare - la boutade è dello stesso Zaia - l’esclusione del Veneto dalla cartina delle previsioni nazionali. Una provocazione raccolta anche dall’assessore Tiziano Mellarini,. che condivide la stessa lamentela del Veneto. Il colonnello Mario Giuliacci, meteorologo dell’aeronautica militare e per molti anni responsabile del Centro meteo Epson e “volto” delle previsioni delle reti Mediaset, oggi è titolare di un proprio sito (meteogiuliacci.it). Tocca a lui la “difesa” dei meteorologi.

Colonnello, trova giustificata la protesta del governatore Zaia?

Ho seguito la polemica, nata sotto le feste pasquali. Che la situazione meteo in quei giorni non fosse bella, mi pare evidente. Che a tratti potessero verificarsi degli squarci di sole, rientra nel campo delle possibilità. Però, dati alla mano, a Venezia tra le 12 del sabato e le 12 della domenica di Pasqua sono caduti in complesso 43 millimetri di pioggia: 23 nelle ultime 12 ore di sabato e 20 nelle prime 12 del giorno successivo. Sono tanti, e non indicano una pioggerellina leggera, ma una pioggia battente. Certo, nel pomeriggio di domenica la situazione è migliorata, ma non si può dire che le previsioni fossero sbagliate.

A lamentarsi sono anche gli operatori turistici. Anche quelli del Trentino hanno da ridire sull’attendibilità delle previsioni.

Se il bollettino avesse pronosticato bel tempo a Pasqua, a lamentarsi sarebbero stati i turisti. Immaginiamoci un turista che arriva a Venezia contando sul bel tempo e si ritrova costretto a passare due giornate in albergo, mentre fuori diluvia. Credo se ne vada dalla laguna insoddisfatto.

Zaia e il nostro assessore Mellarini hanno proposto di togliere Trentino e Veneto dalle carte meteo nazionali, per rifarsi ai propri servizi meteo. Le pare sensato?

Che ognuno si rivolga al proprio servizio meteo ci può stare, le Arpa servono a questo. Ma che ci si spinga a dire che noi meteorologi siamo tutti somari, ce ne corre. Oddio, qualche somaro c’è, come dappertutto, ma la stragrande maggioranza è composta da professionisti coscienziosi che fanno il loro lavoro con grande serietà. Nelle previsioni, io mi preoccupo soprattutto delle coste, valutiamo anche eventuali danni al turismo, ma non possiamo fare bollettini accomodanti su richiesta. sarebbe poco serio.

La percentuale di errore è elevata nel vostro lavoro?

L’errore è circa il 10%. Significa che su 52 weekend all’anno le previsioni sono sbagliate 5 o 6 volte. Esageriamo, diciamo che sono 8. Ma l’errore non è a senso unico.

Cosa vuole dire?

Se 8 weekend hanno previsioni sbagliate, l’errore è ripartito al 50%. Quattro fine settimana si prevede bello e invece piove, altrettante sarà previsto brutto mentre c’è il sole. Non significa che il bollettini siano inattendibili, ma che un margine d’errore c’è sempre, a volte a sfavore del turismo, a volte a favore. Inoltre vanno considerate le particolarità di ogni territorio. In montagna, come sulle coste, il tempo può variare molto da un’ora all’altra. Ma ognuno è libero di affidarsi alle Arpa locali, che sanno essere più accurate.

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