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Il bottino nascosto nella carrozzina

Usano il bebé per salvarsi dai sorveglianti di Mediaworld: ma non sfuggono al controllo



TRENTO. Per cercare di farla franca non hanno esitato ad usare il figlio di appena un anno nascondendo la refurtiva nella carrozzina dove lui riposava. Una mossa che forse avevano ritenuto astuta ma che non li ha salvati da una denuncia per furto. Loro sono una coppia di moldavi che avevano messo a segno un furto a Mediaworld domenica sera. Era quasi l’orario di chiusura quando la coppia con tanto di carrozzina al seguito, entra nel negozio di via Brennero. Si guarda un po’ in giro come se stesse cercando qualcosa ma sembrava che i due non avessero le idee troppo chiare. Passando da reparto in reparto, alla fine si sono incamminati verso l’uscita. Ma no si erano resi conto che il servizio di sorveglianza del negozio li stata controllando da lontano. E si erano resi conto che i due stavo uscendo con della merce rubata. Hanno così chiamato i carabinieri che - ascoltato il racconto dei dipendenti del negozio - hanno cercato la refurtiva. E l’hanno trovata nascosta nella carrozzina dove dormiva tranquillo il bimbo dei due. In particolare i moldavi si erano impadroniti di una custodia per Tom-tom e di un accessorio per la Playstation sistemandoli poi in una borsa a sua volta nascosta nel «porta-oggetti» della carrozzina. La refurtiva - che aveva un valore di circa ottanta euro - è stata recuperata e quindi riconsegnata la negozio mentre i due sono stati portati in caserma per la denuncia. Mediaworld si conferma con uno dei negozi della città «calamita» per i ladri.













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