maturità

Ida ha realizzato il suo sogno: matura a 59 anni col massimo dei voti

Infermiera in pensione, ha deciso di rimettersi a studiare. Ora si iscriverà all’università. Vuol laurearsi in Filosofia



TRENTO. Cinquantanove anni e un sogno: diplomarsi al liceo. Ida Postal, classe 1955, ha trascorso la sua vita lavorando a tempo pieno come infermiera e come mamma, ma, una volta andata in pensione, ha deciso di dedicarsi a sé stessa e ha scelto di farlo iscrivendosi al corso serale del Liceo delle Scienze Umane indirizzo economico-sociale “A. Rosmini” di Trento. La costanza e la serietà con la quale ha affrontato il suo percorso didattico l’hanno premiata: all’Esame di Stato 2014 il suo voto è stato pari a cento/centesimi.
Il Suo è un cento che vale doppio, anche perché è l’unico assegnato in tutto l’istituto. Si aspettava questo risultato?
Sono arrivata all’esame con una buona media, ma, onestamente, non credevo di poter ambire a tanto. L’ho capito solo quando, al termine della verifica orale conclusiva, i membri della commissione si sono alzati in piedi ed hanno cominciato ad applaudire. Non ricordo neanche cosa mi hanno chiesto, un po’ perché è stato una sorta di dialogo culturale, un po’ perché ero molto commossa ed emozionata. Ho provato una sensazione indescrivibile.
Perché ha scelto di diplomarsi proprio ora?
Da sempre vado a letto piuttosto tardi, intorno a mezzanotte, e, prima di cominciare a frequentare la scuola, trascorrevo le mie serate guardando la televisione. Al mattino, quando mi alzavo, mi rendevo però conto di non ricordarmi neppure cosa avessi visto la sera precedente. Ero stufa di sprecare ore preziose nel fare cose poco stimolanti e così ho deciso di investire il mio tempo libero in qualcosa di utile, qualcosa che servisse a me. La mia decisione è nata proprio da questo bisogno, ma anche dal fatto che non era stata mia la scelta di lasciare la scuola e la qualifica di infermiera l’avevo presa per accontentare i miei genitori: io non sapevo neppure che tipo di attività e compiti avrei dovuto svolgere. Non rimpiango il passato, anche perché non servirebbe a niente: le cose sono andate così e oggi ho il mio diploma. Non potrei essere più soddisfatta!
Com’è stato il nuovo impatto con i banchi di scuola?
Mi sono sentita accolta, nella classe si è creato un gruppo molto affiatato e i docenti dei corsi serali sono fantastici: ti seguono e si dedicano a te, senza lasciare niente al caso. Non nego che riprendere in mano i libri non è stato semplice, anche se, ho scoperto che il cervello è un muscolo che necessita solo di allenamento costante. All’inizio impiegavo molto tempo per memorizzare un paragrafo, ma oggi è diventato tutto più facile.
Se potesse tornare indietro nel tempo, ripeterebbe quest’esperienza e la consiglierebbe anche ad altri?
La ripeterei e la consiglierei a tutti, anche se, ovviamente, è indispensabile una grande forza di volontà per portare a termine l’intero percorso. Ogni tanto capitava anche a me di chiedermi: “ma chi me lo fa fare?”, ma, anche grazie al sostegno dei miei compagni non ho mai mollato o pensato seriamente di farlo. Cercavo, invece, di pormi piccoli obiettivi, giorno dopo giorno. Dovrebbe essere vietato abbandonare gli studi, perché la cultura è in grado di cambiarti nel profondo: adesso, quando guardo il telegiornale, comprendo veramente di quale argomento si sta parlando, spesso ho una mia opinione in merito, mentre prima pensavo di capire, ma in realtà non era così.
La Sua famiglia l’ha sostenuta nel Suo percorso didattico?
Certamente, le mie figlie sono molto orgogliose del risultato ottenuto: sono state le mie più grandi “fan” e hanno sempre fatto il tifo per me, così come i miei nipoti.
Ha dei progetti “in cantiere” per il futuro?
Sono contenta di aver finito, anche se mi mancherà quella che ormai era diventata la quotidianità delle mie serate. Quest’esperienza mi ha cambiata, ha influito anche sulle mie prospettive e mi ha mostrato tante realtà che non conoscevo: adesso guardo il mondo con occhi diversi, sono più curiosa e ho fame di cultura. In settembre mi iscriverò all’università e penso che sceglierò di dedicarmi alla Filosofia, lo farò per me, per piacere personale.













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