il lutto

Ianeselli ricorda don Cristelli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»

Il sindaco: «Grazie per aver inquietato e risvegliato molte coscienze, Trento non ti dimenticherà». Fu anche consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti (foto odg.it)

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TRENTO. “Un giornalista dalla schiena dritta” e “un amico dei poveri e degli ultimi”. Così il sindaco di Trento Franco Ianeselli ricorda don Vittorio Cristelli, il sacerdote ex direttore di Vita Trentina scomparso oggi, mercoledì 24 aprile, all’età di 93 anni.

"Quando fu licenziato perché troppo scomodo, continuò il suo lavoro altrove: dalla scuola di preparazione sociale al Punto d’incontro, dal centro antidroga all’università della terza età”, scrive su Facebook Ianeselli. Che conclude: “Oggi gli diciamo: grazie don Cristelli per aver inquietato e risvegliato molte coscienze, Trento non ti dimenticherà”.

Don Cristelli viene ricordato anche sul sito dell’Ordine dei giornalisti nazionale. “Laureato in filosofia a Padova, ha diretto Vita Trentina dal 1967 al 1989. Vi è tornato come opinionista negli anni Duemila. Ha svolto anche attività di docente di etica professionale, ha diretto la Scuola di Preparazione Sociale, è stato fra i pionieri del Centro Antidroga, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, assistente scout. Negli anni Ottanta e Novanta è stato fra i promotori della cultura della pace in Trentino, leader del movimento “Beati i costruttori di pace”, è stato fra i promotori del “Punto d’Incontro”, fondato dal suo caro amico don Dante Clauser. Durante il Sinodo diocesano. La sua vita è raccolta nella biografia “Don Vittorio Cristelli, giornalista del Concilio” (edizioni Il Margine), scritta dai colleghi Fulvio Gardumi, Walter Nicoletti e Diego Andreatta”.













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