I sindaci: "Oggi è nata la Città dell'Adige"

Andreatta e Miorandi vedono per Trento e Rovereto un futuro comune



ROVERETO. «Forse oggi è nata la Città dell'Adige». Nella battuta con cui il sindaco Andrea Miorandi ha aperto il discorso, la sintesi del senso che le giunte di Rovereto e Trento vogliono dare al confronto di ieri. Il primo passo di una collaborazione totale sui temi cardine della vita amministrativa: mobilità e trasporto pubblico, gestione dei ciclo dell'acqua e rifiuti, conquista di fette più importanti del mercato del turismo internazionale. Più o meno le stesse cose dissero Monti e Dellai il 13 novembre 1991, Ballardini e Dellai il 4 aprile 1997, Valduga e Pacher il 7 giugno 2006. Confronti da cui nacquero la fusione di Sit e Asm ed il Mart, ma che non portarono al vero superamento di quel dualismo tra le due città di fondovalle che è stato fino ad oggi la loro debolezza. Miorandi e Andreatta ci provano, forti di affinità che rendono realistico ipotizzare che questa possa essere la volta buona. Lo dicono loro stessi: entrambi sindaci al primo mandato, entrambi di centrosinistra, entrambi sensibili ai temi dell'ambiente. Ed entrambi alle prese con problemi «nuovi»: il taglio delle risorse, l'emergenza ormai conclamata del sistema provinciale di gestione dei rifiuti, una mobilità urbana ed extraurbana in sofferenza. Rovereto e Trento rappresentano - hanno detto i due sindaci - un terzo della popolazione del Trentino. Offrono a tutta la popolazione provinciale la gran parte dei servizi e delle opportunità. Non si tratta di fare cartello per ottenere dalla Provincia più di quanto sia giusto, ma di diventare protagonisti di scelte e progetti che finirebbero comunque per cadere sulle due città. Quindi collaborazione nel pensare e progettare il futuro. E poi coesione nel proporre le soluzioni condivise al governo provinciale. Oltrechè, ovviamente, impegno comune e concreto nel risolvere assieme quei problemi che i due comuni possono affrontare da soli. Non è ancora il momento di anticipare a spot idee e progetti, hanno frenato entrambi i sindaci. Perchè ieri si sono soprattutto impostate delle agende di lavoro. Partendo da tre temi cardine: turismo, servizi e mobilità. Non sono gli unici: altri incontri si faranno a cadenza ragionevolmente breve. Comunque, le prime scadenze. Entro luglio dovrebbe chiudersi il protocollo d'intesa tra le due Apt. In sostanza le impegnerà a promuovere congiuntamente le due città, facendone una unica meta per i turisti. Per i servizi la scadenza è la fine anno, quando bisognerà dare un nuovo assetto al sistema oggi riunito in Dolomiti Energia. Ci sono dei consulenti al lavoro e ogni soluzione è ancora possibile, ma è una partita che le due città si impegnano a giocare assieme. Infine la mobilità: le due giunte stenderanno assieme un piano di esigenze da sottoporre alla Provincia, per potenziare i collegamenti pubblici lungo l'asta dell'Adige.













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