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I pirati del web oscurano il sito dell’Itt Buonarroti

Sulla home page la pagina nera di un gruppo che fa riferimento ad Anonymous Il preside Dalvit: «Per noi un disagio: usiamo molto la comunicazione su internet»


di Luca Marognoli


TRENTO. “Il sito del Buonarroti è temporaneamente fuori servizio”: questo il messaggio che appariva (almeno fino a ieri) sullo schermo di chi volesse accedere all’indirizzo internet dell’istituto tecnico tecnologico di via Brigata Acqui (www.buonarroti.tn.it). “Hackerato” da tale “Anon+”, il social network di Anonymous sorto alcuni anni fa - secondo fonti web - dopo che gli attivisti che si riconoscono nel simbolo della maschera bianca su sfondo nero sarebbero stati espulsi da “Google+”.

Inizialmente i “pirati” informatici hanno sostituito la home page con il loro manifesto accompagnato dal “busto senza capo” (qui sostituito da una croce rossa) che rappresenta l'organizzazione senza leader che agisce dietro il nome collettivo di Anonymous. Nel manifesto si inneggia a “libertà del popolo”, “emancipazione di quest’ultimo dalla schiavitù dei media e di chi ci governa” e compaiono enunciazioni analoghe, non senza curiosi refusi come la parola “soppprusi”.

Qualunque fosse l’obiettivo degli hacker il “defacciamento”, neologismo derivato dall’inglese defacing che significa cambiare illecitamente la home page di un sito web, ha avuto effetto. «È successo mercoledì», spiega il dirigente scolastico, Paolo Dalvit. «La referente del sito, una docente interna, mi ha informato di questo intervento esterno e che non è possibile accedere al sito. Abbiamo interessato la polizia postale e andremo a fare denuncia domani (oggi per chi legge, ndr). Era già successo tre o quattro anni fa un caso simile che si era risolto abbastanza rapidamente. Ma siccome il sito è molto pesante, la “ricarica” richiede del tempo: abbiamo già interessato l'agenzia di gestione, che sta lavorando al ripristino».

Il preside si dice dispiaciuto per il disservizio causato: «Per noi il sito è uno strumento importante di passaggio di informazioni, che riguardano i docenti e gli studenti: è una realtà molto complessa e articolata, quindi il fatto di interrompere il servizio crea dei disagi dal punto di vista della comunicazione». Attraverso il sito - spiega - « i genitori possono accedere al registro elettronico per visionare in tempo reale voti, assenze ed eventuali note disciplinari ricevute dai figli. Sistematicamente vengono inserite, inoltre, le comunicazioni su attività svolte all'interno dell'istituto o su iniziative degli studenti, vengono date informazioni sulla convocazione dei consigli di classe, dei dipartimenti, dei collegi docenti, della consulta e di tutti i principali organi collegiali. Quindi non potervi accedere è un limite, ma “ad impossibilia nemo tenetur”...».

Secondo Dalvit, però, il Buonarroti sarebbe un bersaglio casuale: «So che fatti analoghi si sono verificato in diverse scuole nel corso degli anni. Purtroppo è un rischio al quale ci si espone. Il nostro sito poi ha una certa visibilità, perché compare subito facendo la ricerca su Google ed è più facile imbattersi in esso. Inoltre abbiamo decine di migliaia di click. Questo significa che c'è un interesse forte e crescente. Non penso che ci sia un'intenzionalità specifica contro l’istituto». Il dirigente, inoltre, precisa di non poter fare alcun collegamento tra gli hacker e singoli studenti o gruppi e aggiunge che in questo periodo non c'erano particolari eventi che qualcuno potesse avere interesse ad occultare.

Quanto al ripristino del sito - afferma - «sarà questione di giorni, comunque avverrà al più presto possibile».

Escluso il danno economico: «I servizi - spiega Dalvit - vengono forniti dal gestore del sito nel pacchetto complessivo di copertura. La consegenza principale per quanto ci riguarda è proprio il disagio e un certo senso di insicurezza che dà il fatto di essere esposti a questi attacchi. Nonostante i sistemi di difesa, abbastanza consistenti, che avevamo attivato. Ma evidentemente gli hacker si evolvono più rapidamente. C'è sempre un baco che permette di accedere».













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