la riflessione

«I’m Greta»: la Diocesi di Trento per la giornata del creato fa parlare Greta Thunberg

Oggi al Vigilianum la proiezione del film segna l’inizio di una serie di iniziative per far riflettere sulla difesa dell’ambiente


di Carlo Bridi


TRENTO. Dal 1989, il primo settembre, capodanno degli Ortodossi, è stato dichiarato dalle varie religioni, “Giornata per la salvaguardia del creato”. In Italia è stata voluta dalla Conferenza Episcopale per riaffermare l’importanza che anche per le religioni ha la difesa dell’ambiente con tutte le sue implicazioni etiche e sociali.

E sul tema la Diocesi di Trento propone approfondimenti tramite dei film, il primo dei quali (oggi 1 settembre) ha come protagonista Greta Thunberg.

Il messaggio lanciato per la ricorrenza, afferma fra l’altro che “viviamo un’epoca piena di contraddizioni ma nello stesso tempo di opportunità. Sicuramente, prosegue il messaggio, “Occorre contrastare presto e efficacemente quel degrado ambientale che si intreccia con i drammatici fenomeni pandemici di questi anni”.

Ed ancora “Il cambiamento climatico continua ad avanzare con danni che sono sempre più pesanti ed insostenibili, non c’è più tempo per indugiare: ciò che è necessario è una vera transizione ecologica che arrivi a modificare alcuni presupposti di fondo del nostro modello di sviluppo”.

Queste affermazioni sono state recentemente rafforzate dal documento dell’Onu, uscito dopo la pubblicazione del messaggio dei vescovi italiani.

Certo è che stiamo vivendo un cambiamento d’epoca, verso una “conversione ecologica”, come ci invita a fare Papa Francesco, nel capitolo VI dell’Enciclica Laudato sì. Si tratta di riprendere con coraggio il cammino, lasciandoci alle spalle una normalità piena di elementi contradditori, animati da un grande amore per la Terra e per le creature che la abitano e per dirla il Papa, “verso un grande rispetto per la casa comune”. Nella transizione ecologica dobbiamo abbandonare un modello di sviluppo consumistico che accresce le ingiustizie e le disuguaglianze.

“Il grido della Terra è il grido dei poveri che ci interpellano; occorre lavorare sul fronte dell’educazione alla responsabilità, prosegue Papa Francesco, come sta facendo con il mondo della scuola ad esempio Assfron, che coinvolge su questi temi intere scuole sensibilizzando ogni anno scolastico fra i 3 e i 4 mila scolari-studenti. Ovviamente tutto è legato alla sensibilità di dirigenti ed insegnanti.

Occorre che tutti si impegnino a promuovere una società resiliente e sostenibile, la transizione ecologica deve essere nello stesso tempo sostenibile e giusta. Il messaggio dei vescovi conclude con un appello a contrastare quel degrado sociale e ambientale nel quale ci troviamo.

Le iniziative della Diocesi di Trento

La Diocesi di Trento propone un settembre all’insegna della cura di se e dell’ambiente. Un calendario di tre film e tre incontri distribuiti su tutto il mese, che la Chiesa invita a considerare come una sorta di “Tempo del Creato”. Si inizia oggi al Vigilianum con un primo film “I’m Greta. Una forza della natura” protagonista Greta Thunberg, alle 20.30. Seguiranno altri due film l’8 e il 15 settembre.

A seguire, dopo metà settembre “Il tempo del creato”, una serie di iniziative proposte sempre dalla Diocesi di Trento.

Ed ora alcuni dati sui quali interrogarci L’impazzimento del clima sta creando delle ingiustizie sempre più grandi: il 10% della popolazione mondiale produce il 49% di tutta la Co2 emessa nell’atmosfera che è prodotta dai nostri consumi, mentre il 50% della popolazione che è la più povera del Pianeta, produce solamente il 7%!! Ed è proprio questa popolazione che paga un prezzo più alto per i danni causati dalle emissioni.

Oggi, la concentrazione di Co2 nell’atmosfera, ha raggiunto le 412 parti per milione, mai registrata una percentuale così alta con profonde conseguenze sul livello dei mari, sull’inaridimento dei terreni agricoli con la conseguente perdita di produzione proprio nel momento in cui le bocche da sfamare sono in costante aumento. Ma attenzione, secondo i dati Fao, oggi il Pianeta è in grado di sfamare 12 miliardi di persone, cioè oltre 4 miliardi in più degli abitanti attuali della Terra.

Ebbene, ad oggi il numero di persone che non hanno cibo per fare nemmeno un pasto al giorno è ripreso a salire superando gli 810 milioni. Di questi, quasi un terzo sono bambini e ragazzi.

Risulta scandaloso il fatto che un terzo del cibo prodotto viene buttato.

Questo, particolarmente nei paesi più ricchi. Un tema, quello dello spreco alimentare, sul quale Assfron sta conducendo una vera crociata nelle scuole trentine, assieme ad un’altra emergenza quella del consumo di plastica.

Oggi siamo sommersi da un mare di plastica, solo il 9% viene riciclato il resto va a finire nei fiumi e nei mari e ci vorranno centinaia d’anni prima che si sciolga e nel frattempo continua ad emanare acidi. Anche per cambiare abitudini è fondamentale una vasta azione di educazione particolarmente di bambini e ragazzi, La scuola è la sede ideale.

Solo responsabilizzando le giovani generazioni potremo sperare che entro il decennio che ci rimane prima che secondo tutti gli esperti sia troppo tardi, potremo invertire la rotta ed allontanarci da quel punto sull’orlo del precipizio nel quale per responsabilità nostra siamo precipitati. Per questo i continui e forti appelli di Papa Francesco, l’ultimo quello di domenica, devono portarsi ad un reale cambiamento del nostro stile di vita.













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