I grillini: «Staremo lontani dai soldi e dalla stampa»

Fondato il Meetup Trentino: «Noi fuori dallo schema destra-sinistra» Approvato un regolamento. Intanto gli iscritti hanno superato quota 60


di Chiara Bert


TRENTO. Lontani dai soldi. Dallo schema destra-sinistra. Dalla stampa. I grillini trentini piantano i primi paletti per costruire un progetto che al momento si chiama Meetup ma che punta a ottenere la benedizione del leader e diventare ufficialmente «Movimento 5 stelle». «Siamo diversi da tutti gli altri soggetti politici», rivendicano, che tradotto - per il momento - significa niente strutture di partito, niente segretari, tesorieri, niente struttura verticale, niente - soprattutto - finanziamenti esterni ma solo autofinanziamento.

Dopo i primi contatti virtuali sul web - che resta il mezzo principe del movimento fondato da Beppe Grillo - giovedì sera si è tenuto il primo incontro fisico nella sala stampa del Comune in via Belenzani, andato avanti fino a mezzanotte. Lo scopo era innanzitutto conoscersi, vedersi in faccia, e approvare ad organizzarsi con un regolamento che fissi finalità e norme di condotta degli iscritti. Iscritti che sono in aumento: se fino a una settimana fa i grillini trentini erano una trentina, oggi le adesioni sono già raddoppiate. Per ora insistono su una distinzione: «Siamo un Meetup, non ancora Movimento 5 stelle (che è un’evoluzione per la quale serve una certificazione apposita, ndr), un luogo di discussione, un forum che vuole promuovere la partecipazione».

Una cinquantina i partecipanti alla prima riunione, giovani e meno giovani, anche se i promotori sono due studenti poco più che ventenni, Andrea Gorfer e Martino Ferrari. Nell’epoca 2.0, il resoconto dell’incontro è già sul sito internet, così come il regolamento che è stato approvato. La comunicazione tra gli iscritti si svolge per la sua gran parte nella piazza virtuale, che ha il vantaggio di restare sempre aperta. Quanto alla comunicazione verso l’esterno, i grillini trentini hanno invece deciso di seguire l’esempio del loro leader e di bandire i rapporti con la stampa, nota per la sua «capacità di rigirare a suo piacimento le dichiarazioni e le interviste rilasciate», «come dimostrano le esperienze del Movimento 5 stelle in giro per l’Italia, per convincere i cittadini l’importante è lavorare sul campo e produrre fatti».

Da un’altra cosa, oltre ai giornalisti, i grillini annunciano di voler stare lontani: i soldi. Niente finanziamenti, pubblici o privati che siano: l’unico sostentamento del Meetup (articolo 7 del regolamento) saranno le donazioni e i contributi degli iscritti, «in totale trasparenza». Il movimento punta da subito a marcare la sua distanza dai partiti tradizionali. L’intenzione dichiarata è i volersi allontanare «dallo schema destra-sinistra, che nel panorama italiano ormai non ha significato», «il Meetup non cerca apparentamenti né etichette, è libero». Niente preclusioni invece per chi viene da esperienze politiche nei partiti: Gorfer e Ferrari del resto sono stati iscritti e candidati per l’Idv, e tra gli iscritti c’è Manuela Bottamedi, già Upt. E la diversità dagli altri soggetti politici, secondo i partecipanti, sta nel fatto che alla riunione di giovedì «tutti hanno potuto partecipare, proporre, parlare». «Tutti i membri hanno la stessa importanza e sono i controllori stessi del Meetup», non c’è un segretario ma un più umile «organizzatore» cui spetta la gestione formale del forum e la funzione di garante e moderatore delle discussioni.

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