lo strano caso 

I cartelli “mutanti” dei laghi di Lamar «Beffa legalizzata»

Giorgio Cainelli tra le vittime di uno strano caso di affissione «Hanno cambiato la data con una strisciolina di carta»


di Francesca Quattromani


TRENTO. Nel parcheggio dei laghi di Lamar, le soste a pagamento vanno e vengono. Amara sorpresa per alcune persone che, il 6 settembre, hanno preso una multa per non aver pagato il ticket nei giorni in cui non era previsto il pagamento del parcheggio. La presunta infrazione è stata commessa in strane circostanze. Con il primo di settembre, la sosta nel parcheggio dei laghi di Lamar dovrebbe essere gratuita. Questo quanto si leggeva sull’apposito cartello segnaletico.

Da qualche giorno però, su questo cartello è comparsa una "strisciolina di carta adesiva"( nella foto) che prolunga fino al 10 settembre il pagamento del parcheggio. Risultato: alcuni trentini sono stati multati proprio mentre la "strisciolina informativa" veniva incollata dal vigile sulla segnaletica. «Una truffa legalizzata» dice senza mezzi termini Giorgio Cainelli, una delle vittime dell’ondivaga segnaletica.

«La “striscia informativa” che prolungava fino al 10 settembre il pagamento della sosta nel parcheggio prima non c’ era, poi è ricomparsa da un giorno all’altro. Dopo che è stata incollata, siamo stati multati». I fatti. Martedì 5 settembre il signor Cainelli parcheggia ai laghi di Lamar. «Sulla tabella metallica c’è scritto che il parcheggio è a pagamento fino al 31 agosto- racconta - Siamo andati tranquillamente in spiaggia. Il giorno dopo, il 6 settembre, torniamo al lago. Ad un certo punto, nel pomeriggio, una persona ci avverte: c’è il vigile che sta dando le multe».

A questo punto, con le auto in sosta già ornate di contravvenzione, il signor Cainelli cerca invano il vigile. Trova però la segnaletica del parcheggio di Lamar sulla quale è comparsa dal nulla una “strisciolina di carta” che modificava i termini della sosta a pagamento. Non più fino al 31 agosto, ma fino al 10 di settembre. «Non ci credevo. Vado al bar che c’è vicino al lago e chiedo informazioni. Mi dicono che quella modifica era stata introdotta con il primo di settembre, solo che a me non risultava proprio». Deciso a capire, il signor Cainelli si è recato ieri al comando della municipale di Vezzano. «Mi hanno spiegato che la scritta informativa era stata strappata da ignoti e quindi rimessa.

E’ stata però rimessa mentre le auto erano in sosta, il giorno 6. Al comando della municipale di Vezzano il signor Cainelli s’indigna. «Dico, ma cos’è quella cartina, che compare così, all’improvviso? Serviva un avviso più serio e visibile, o no? Al comando mi danno anche ragione. Mi suggeriscono, “faccia ricorso, lo vince”. Peccato che un ricorso costi 40 euro, dal giudice di pace. Insomma - tuona amareggiato ma risoluto Cainelli - è una truffa legalizzata. Cos’ è quella ridicola “striscietta”. I cittadini vanno informati come si deve».













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