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Trento. Torna la battaglia dell’associazione “Vaccinare informati” per i bambini esclusi dagli asili. Sarà una sorta di staffetta del digiuno, portata avanti da genitori e altri comuni cittadini. In...



Trento. Torna la battaglia dell’associazione “Vaccinare informati” per i bambini esclusi dagli asili. Sarà una sorta di staffetta del digiuno, portata avanti da genitori e altri comuni cittadini. In più, altre persone che hanno aderito all’iniziativa accenderanno una candela, da esporre alla finestra.

I bambini esclusi sono quelli che non sono stati vaccinati: la legge prevede infatti un limite per garantire la cosiddetta immunità di gregge. Fra tutti, l’associazione ha deciso di prendere ad esempio Irene, una bambina trentina di tre anni e mezzo. La sua storia è stata condivisa ieri, in una nota inviata all’Azienda provinciale per i servizi sanitari, oltre che ai giornali e ai consiglieri provinciali.

«Irene - si legge nella nota - è una piccola bimba di tre anni e mezzo e vive in Trentino. Come tutti i suoi coetanei dovrebbe frequentare la scuola dell’infanzia, ma purtroppo per lei le porte sono chiuse a causa delle conseguenze della legge 119/2017, che ha escluso tutti i bambini non vaccinati, o vaccinati parzialmente, dai nidi e dalle scuole dell’infanzia».

«Il Trentino, apripista a livello nazionale, ha preceduto tutte le altre province italiane impedendo la frequenza già dal settembre 2018 ai bambini definiti “non conformi” in tutti gli asili, Tagesmutter, scuole provinciali o equiparate. Questa bambina - sostengono dall’associazione - è il simbolo più significativo dell’ingiustizia e della discriminazione che questa legge ha provocato».

«Vaccinare Informati - so legge ancora nella nota - ripropone un giorno di digiuno a catena, o un altro segno come l’accensione di una candela alla finestra».













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