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Grom, ecco il «contratto meteorologico»

La novità sindacale nella celebre gelateria: se piove i dipendenti restano a casa e se c’è il sole recuperano



TRENTO. Piove? Si resta a casa. Splende il sole? Si lavora recuperando magari le ore «perse». Funziona così il nuovo contratto integrativo dei dipendenti delle gelaterie Grom (a Trento in piazza Duomo) che è legato - e pare sia la prima volta al meteo. Una richiesta di grande flessibilità e quella che l’azienda fa ai suoi dipendenti e alla quale - commenta Walter Largher della Uil commercio e turismo - dovrebbe corrispondere altrettanta elasticità. E quindi quella che il sindacalista definisce la «flessibilità positiva» con norme che permettano anche al lavoratore di ritagliarsi degli spazi per esigenze più o meno importanti.

A spiegare la filosofia del «contratto meteo» è stato Federico Grom, uno dei due fondatori della catena di gelaterie. «Per noi è fondamentale programmare il lavoro nei minimi dettagli, soprattutto in un periodo di crisi e di calo dei consumi come questo», racconta Federico Grom. Quindi gli orari del personale sono flessibili e variano in base al meteo, così l'azienda lima i costi. Al tempo stesso però i lavoratori hanno una parte variabile del loro salario legata a questa flessibilità e a fine anno possono godere di bonus legati ai risultati economici». Vale per tutti i 750 dipendenti impiegati nei 60 punti vendita. Oggi in ciascuna gelateria c'è un piccolo scienziato del clima: «Tre settimane fa - spiega Grom - abbiamo organizzato un corso di meteorologia per tutti i nostri direttori di negozio, con un professore universitario che ci ha svelato tutti i trucchi del mestiere».













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