Grisenti, processo da rifare

La Cassazione annulla la condanna e rinvia alla Corte d’appello a Bolzano. Rigettato il ricorso sulla truffa per le cene: quello ora è definitivo



Il giudizio della Corte di Cassazione è una vittoria per la difesa di Silvano Grisenti: il giudizio di colpevolezza per la tentata concussione e per la corruzione per l’appalto da 10 milioni di euro del casello di San Michele di cui era stato accusato l’ex presidente dell’Autobrennero, al termine dell’inchiesta “Giano Bifronte”, tornano in forse: la Cassazione rinvia il giudizio alla Corte d’appello e, di fatto, cambia la carte in tavola per quel che concerne anche la situazione non solo giudiziaria ma anche politica di Grisenti. Rigettato invece il ricorso per la parte che riguardava la truffa all’A22 per le cene. Annullata anche la condanna di Dino Leonesi e della società A22. Annullata senza rinvio la condanna nei confronti di Grisenti per corruzione impropria in relazione alle sponsorizzazioni della pallamano Mezzocorona e dei “Pattinatori Trento”.













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