Grillo all’attacco della Tav del Brennero

Sul suo blog un post al vetriolo: «Costerà 63 miliardi, è la più onerosa di sempre ed è del tutto inutile»



TRENTO. «Costerà 63 miliardi la più onerosa e imponente opera pubblica italiana, ed è del tutto inutile. C'è scritto nero su bianco in uno studio commissionato all'università austriaca di Innsbruck dalla stessa società costruttrice, e tenuto ben chiuso in un cassetto dal governo». Lo afferma il blog di Beppe Grillo in un post del M5S della Camera a proposito della Tav del Brennero. 63 miliardi «che potremmo risparmiare perchè, come dicono gli scienziati che hanno firmato il Public Health, questo il nome del documento - circa mille pagine - nascosto per otto anni, quell'opera non serve nè per migliorare in modo significativo la salute pubblica nè per diminuire il traffico merci autostradale e quindi l'inquinamento che ne deriva».

Il progetto, ricorda il M5S, prevede la realizzazione della Galleria di base del Brennero (55 chilometri da Innsbruck a Fortezza di cui 23 in territorio italiano) e le tratte di accesso sud che collegherebbero Fortezza a Verona. Su 218 km di tracciato dal confine a Verona, dovrebbero essere scavati 191 km di gallerie. L'obiettivo sarebbe spostare il traffico merci dall'autostrada A22 del Brennero e dalla ferrovia storica alla nuova linea sotto le montagne. La società che sta costruendo la Tav del Brennero è la Bbt Se che, spiega M5S, «è per metà austriaca e per metà italiana (posseduta da Rfi più le province di Bolzano, Trento e Verona)». Secondo il rapporto la nuova ferrovia non produrrà una diminuzione dell'inquinamento dovuto al trasporto su gomma e di quello acustico. Inoltre, «secondo le previsioni dei promotori dell'opera, nel 2012 avrebbero dovuto essere trasportate sulla A22 41 milioni di tonnellate di merci, che sarebbero state ridotte a 32 con il nuovo tunnel. Invece nel 2012 le merci su gomma non superavano le 29 tonnellate. L'errore nelle previsioni di traffico - sottolinea il post - è del 30%». «Dal 2006 il documento era chiuso nei cassetti. Grazie al deputato trentino Riccardo Fraccaro e al Movimento 5 Stelle quel cassetto è stato aperto», conclude il post che ha anche un link ad una sintesi dello studio.













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