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«Grazie tesoro per le tue botte: ti odio»

La denuncia di una ragazza picchiata dal fidanzato finisce al pronto soccorso e su Facebook posta la foto con un occhio tumefatto ed il collare


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «Quando l’amore supera la soglia della follia... grazie tesoro per il tuo gesto d’amore. Le tue botte mi fanno sanguinare dentro... Adesso cosa hai ottenuto? Altri problemi, sì? Fuck the system. TI ODIO». Quattro righe del post su Facebook e un selfie che parla di mille altre parole: lei seduta su un divano con un occhio tumefatto e il collare ortopedico. Così una ragazza ha denunciato, stando a quanto scritto da lei stessa, la violenza da quello che dovrebbe essere stato il suo fidanzato o il suo convivente.

Un episodio sul quale i carabinieri di Rovereto stanno indagando dopo la segnalazione che è arrivata in questi giorni. Un episodio inquietante, se confermato dalle verifiche che stanno compiendo le forze dell’ordine, a conferma di un rapporto burrascoso e violento che con l’andare del tempo si è acuito sempre più fino a sfociare alle botte subite dalla ragazza.

L’immagine e il post in breve tempo hanno fatto il giro della rete condividendoli con tutta le rete di amici della giovane. «Quando l’amore supera la soglia della follia...» sono le sue parole in Facebook. Lo sguardo perduto nel vuoto con l’occhio sinistro tumefatto e il collare che le protegge il collo: questa l’immagine che la giovane vittima della violenza del suo “amore” (secondo la definizione usata da lei stessa) ha voluto far conoscere a tutti gli amici. Una violenza che non l’ha colpita soltanto nel fisico ma soprattutto nello spirito con quelle «botte che mi fanno sanguinare dentro...»

Un rapporto difficile, sembra di capire dalle parole usate dalla ragazza, con il suo “amore” non nuovo ad episodi di violenza fisica o psicologica che sia. «Adesso cosa hai ottenuto? Altri problemi, sì?» gli dice attraverso Facebook. E se la prende, la giovane, anche con il “sistema” mandandolo a quel paese prima di concludere con un «TI ODIO» (tutto stampatello) sfogando tutta la sua rabbia e forse anche la delusione per un rapporto magari turbolento e finito nel peggiore dei modi.

Lei è finita al pronto soccorso: qualche giorno di prognosi per curare le ferite del corpo, molto di più per quelle dell’anima che “sanguina”. Ha utilizzato la rete per far sapere a tutti la violenza subita, ha postato un’immagine per testimoniare come «un gesto d’amore» può ridurre non solo nell’aspetto esteriore una giovane donna. Non solo ha voluto denunciare la violenza subita, ma molto probabilmente ha voluto nello stesso tempo lanciare un messaggio anche ad altre donne che spesso tacciono o si vergognano per la violenza subita.

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