Gramola: «Mi manca l’intervista con il papa»

Molveno, l’autore di più di 500 conversazioni con attori e uomini di cultura citato nella rubrica di Vanzina sul “Messaggero”. Ora tenterà il colpaccio


di Rosario Fichera


MOLVENO. Nella sua vita ha realizzato, per passione, 540 interviste a vip del mondo dello spettacolo e della cultura, facendoli parlare soprattutto del loro rapporto con Roma, una città di cui è innamorato da sempre. E l’autore di questo incredibile e singolare primato, il giornalista Gianfranco Gramola, nativo di Mezzolombardo, ma da anni trasferitosi a Molveno, non nasconde la sua soddisfazione. E l’entusiasmo.

Tra le sue celebri conversazioni (disponibili sul sito intervisteromane.net) figurano nomi come Alberto Sordi, Nino Manfredi, Gigi Proietti, Gianni Morandi, Sabrina Ferilli, Maurizio Costanzo, Adriana Volpe, un elenco interminabile di volti noti che Graola è riuscito a fare parlare con semplicità e simpatia, facendo venire fuori i loro aspetti forse meno conosciuti e per questo più accattivanti. Ma questa volta è stato uno dei “suoi” vip a scrivere di lui: il noto sceneggiatore e produttore cinematografico Enrico Vanzina ha dedicato proprio al giornalista molvenese la sua rubrica domenicale sul quotidiano “Il Messaggero”, in un articolo dal titolo “Le interviste di Gramola, il trentino romano”, in cui racconta aneddoti simpaticissimi.

Come quando Gramola chiede a Franco Califano chi è il suo poeta romanesco preferito e il “Califfo” risponde: “Io”.

Cosa l’ha colpita di più dei vip che ha intervistato?

Il genio e la professionalità di Gigi Proietti, l’umiltà straordinaria di Nino Manfredi, il fisico straripante di Manuela Arcuri, l’ironia di Ezio Greggio,ogni discorso per lui è uno spunto per una battuta, la simpatia contagiosa di Leonardo Pieraccioni.

E l’intervista che ricorda con maggiore piacere?

Sono tante, ognuna mi ha lasciato qualcosa. Ricordo però con particolare piacere quella appunto con Vanzina, per l’entusiasmo con cui parlava; quella con Alberto Sordi che mi chiese: “Perché mi dà del lei?”; quella recente con Maurizio Costanzo, un grande personaggio, il quale è stato gentilissimo, rispondendo dopo appena tre giorni alla mia mail e invitandomi a Roma insieme a mia moglie.

Mi ha dedicato tutto il tempo necessario e, dopo l’incontro, mi ha regalato una piccola tartaruga di ceramica di cui è collezionista, dicendomi di conservarla bene perché rappresentava un portafortuna.

Un personaggio che non è ancora riuscito a incontrare?

Carlo Verdone, non è facile ma mi piacerebbe molto.

E la prossima intervista su cui sta lavorando?

A Papa Francesco, che con la sua parola sta risvegliando coscienze che forse erano un po’ in letargo. Visto che è molto disponibile al dialogo ho inviato all’ufficio stampa del Vaticano le domande che gli farei, inerenti la fede e altre tematiche e adesso spero che questo sogno si possa realizzare.













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