trento

Gli impianti sportivi perdono oltre sei milioni

In Commissione le cifre sulla gestione dopo il dato sul rosso delle tre piscine Serra



TRENTO. Il milione e mezzo di rosso nella gestione delle piscine comunali? «Non è certo un’eccezione nell’amministrazione pubblica dello sport e non può essere questo l’approccio per decidere se fare o meno il nuovo impianto natatorio», parola di Paolo Serra, Pd, presidente della Commissione sport del Comune. Commissione che, proprio ieri, ha voluto fare un focus sul tema invitando nel consesso pubblico i referenti provinciali di calcio,volley e basket. E sul tavolo cifre interessanti.

Tutto questo mentre si attende lo studio che l’assessore allo sport Tiziano Uez (Patt) ha commissionato a Cassa del Trentino uno studio per capire quanto potrebbe costare una nuova piscina, dall’aspetto e dalla funzionalità importante: «Un impianto natatorio con vasche regolari da 50 metri ed una piattaforma da 10 metri, stiamo parlando della piscina di Trieste visitata di recente, ha un costo di gestione di circa un milione di euro all’anno. Non un’enormità rispetto a quanto costa la gestione dello sport al Comune: teniamo presente che, in presenza di un nuovo impianto natatorio uno dei tre attuali, ovvero la Manazzon, verrà chiusa. Occorre fare anche questo tipo di ragionamento» osserva ancora Serra convinto, come tutto il Pd, che occorra fare un investimento lungimirante nella progettazione della piscina che verrà.

Qualche giorno fa avevamo anticipato che le tre pisicine, tutte assieme, producono un rosso di circa un milione e mezzo di euro all’anno alle casse del comune.

Tanti, certo, ma a fronte di circa 400 mila accesso totali annui e con quattro società che si rapportano stabilmente agli impianti. La tabella esemplifica meglio di mille altre parole le entrate ed i costi dei diversi sport. Vediamo: detto delle piscine, il calcio: il solo Briamasco, stadio per eccellenza del Trentino, produce una cifra irrisoria per quanto riguarda le entrate, ovvero 14 mila euro e assomma a 170 mila euro di perdite. La voce campi di calcio, nella sua interezza, produce un disavanzo di un milione e 100 mila euro, poco inferiore a quello delle piscine.

Dal calcio alle palestre, con il PalaTrento, tempio delle due squadre di serie A di basket e volley che da solo ha un rosso di 400 mila euro all’anno. Passivo che, sommato alla voce altre palestre, sale ad una cifrona di due milioni e 600 mila euro.

Insomma, si ricava dall’ultimo approfondimento, le cifre nude e crude non possono essere la sola lente attraverso cui valutare nuovi impianti.

Si tratta di attività sociali da programmare pensando al bacino di utenza e alle possibili ricadute. Il contributo della commissione sport è di quelli importanti.(g.t.)













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